Guerra in Iraq: Segretario Usigrai su dirette Tv, siamo orgogliosi del lavoro delle colleghe e colleghi Rai

Guerra in Iraq:
Segretario Usigrai su dirette Tv, siamo orgogliosi del lavoro delle colleghe e colleghi Rai

Roma, 9 aprile 2003. La diretta è l’essenza dell’informazione radiotelevisiva. Ce l’hanno ricordato, con le loro straordinarie testimonianze anche in queste ultime ore, da Baghdad e dalle altre zone del conflitto, colleghe e colleghi Rai. Il loro lavoro, che è motivo di legittimo orgoglio per tutti i dipendenti del servizio pubblico, dovrebbe anche sconsigliare la Rai dall’ingabbiare l’informazione in schemi troppo rigidi. La tv e la radio pubbliche devono poter seguire in modo approfondito tutti i fatti centrali del dibattito politico e sociale. La lezione dovrebbe valere anche per le manifestazioni italiane. Non ha senso che le dirette Rai siano legate solo alle ricorrenze istituzionali (quelle stesse che a volte sui quotidiani vengono liquidate in poche righe). Oltretutto bisogna evitare ulteriori regali alla concorrenza: nei mesi scorsi, approfittando della latitanza Rai (con le sole eccezioni di RaiNews24 e di Gr Parlamento), è stata “La7” a dar conto con ampiezza di alcune grandi manifestazioni. Al servizio pubblico non si chiede di schierarsi, di fare il tifo per chi promuove questi appuntamenti, ma di coprire gli eventi con una pluralità di punti di vista e di commenti. L’informazione è percepita dall’opinione pubblica italiana come un elemento centrale e caratterizzante dell’offerta Rai. Chiediamo al vertice di valorizzare senza paura questa grande potenzialità dell’azienda.