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Fnsi 21 Dic 2002

Grande partecipazione allo sciopero dei giornalisti italiani Compatta adesione degli uffici stampa pubblici

Grande partecipazione allo sciopero dei giornalisti italiani Compatta adesione degli uffici stampa pubblici

Grande partecipazione
allo sciopero
dei giornalisti italiani
Compatta adesione
degli uffici stampa pubblici

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Federazione della Stampa ringrazia tutti i giornalisti per la nuova eccezionale prova di compattezza che ha consentito di registrare una grande partecipazione allo sciopero di ieri. In tutti i settori interessati, dai quotidiani alle agenzie di stampa, dall’emittenza radiotelevisiva ai freelance, dall’on line alla free press, migliaia di giornalisti hanno sospeso il lavoro aderendo alla protesta nazionale per la difesa dell’autonomia previdenziale e professionale, per l’occupazione e contro il lavoro precario, per la libertà dell’informazione e la qualità dei prodotti. Per la prima volta, inoltre, i giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione di tutta Italia hanno scioperato per rivendicare il diritto ad un contratto professionale di categoria. Uno sciopero che ha bloccato quasi tutti gli uffici stampa delle amministrazioni dello Stato, degli Enti locali, della Sanità e degli altri uffici pubblici. Anche nella giornata di oggi, purtroppo, alcune testate sono nelle edicole nonostante che la maggior parte dei giornalisti delle stesse testate abbia scioperato e nonostante il Sindacato non abbia concesso alcuna deroga. Ancora una volta editori e direttori, che non rispettano le regole, hanno modificato l’organizzazione del lavoro, cambiato le mansioni dei singoli colleghi, utilizzato giornalisti ricattati con un lavoro precario per sostituire i colleghi in sciopero. Ci riferiamo, tra l’altro, al Tg5 al gruppo Riffeser, ai giornali dell’editore Donati, dove il lavoro di pochi non ha determinato la sospensione dei notiziari e delle pubblicazioni. Altri, come il direttore-editore dell’Adn-Kronos, si sono nuovamente inventati “finestre” informative assolutamente ingiustificate. La Federazione degli Editori, unica responsabile della proclamazione dello sciopero, deve riflettere e cambiare finalmente la propria linea oltranzista riaprendo una trattativa che consenta un buon accordo per entrambe le parti sui temi della previdenza, dell’occupazione, delle regole, del rispetto della dignità dei giornalisti, potrebbe davvero rasserenare un clima sindacale oggi fortemente deteriorato. Ciò alla vigilia dell’apertura della vertenza per il rinnovo del contratto economico biennale. La Federazione della Stampa, se non ci saranno cambiamenti nella posizione degli editori, proseguirà con la mobilitazione e le azioni sindacali che, nel mese di gennaio, vedranno momenti di astensione articolata a livello nazionale, regionale e aziendale alternati a manifestazioni pubbliche e ad altre iniziative territoriali.”

@fnsisocial

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