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Fnsi 27 Gen 2011

Gli Ordini del giorno sul precariato e lavoro autonomo approvati per acclamazione a Bergamo

Il XXVI Congresso della Stampa Italiana, riunito a Bergamo dall’ 11 al 14 gennaio 2011, preso atto che il mondo del lavoro autonomo, che comprende freelance, co.co.co., partite IVA e cessione di diritto d’autore, conta circa 24.000 giornalisti, di cui il 55% dichiara un reddito annuo inferiore a 5.000 euro lordi.

Il XXVI Congresso della Stampa Italiana, riunito a Bergamo dall’ 11 al 14 gennaio 2011, preso atto che il mondo del lavoro autonomo, che comprende freelance, co.co.co., partite IVA e cessione di diritto d’autore, conta circa 24.000 giornalisti, di cui il 55% dichiara un reddito annuo inferiore a 5.000 euro lordi.

Il taglio dei compensi e delle collaborazioni, deciso dagli editori negli ultimi due anni in seguito alla crisi economica, ha portato la condizione dei lavoratori autonomi a livelli insostenibili. Aggravata, tra l’altro, dall’improvviso arrivo nel mondo dei collaboratori esterni di tanti colleghi espulsi dalle redazioni in seguito alle riorganizzazioni aziendali;

 

I freelance non cercano necessariamente il posto fisso ma chiedono che sia garantita loro la possibilità di vivere decorosamente con il proprio lavoro.

Ritiene urgente, e quindi una priorità, che il Sindacato affronti i problemi derivanti dalla crescente precarietà che contraddistingue l’esercizio della professione autonoma, in tutte le sue declinazioni e su qualsiasi media. Difendere la libertà del giornalismo significa ridare valore e dignità al lavoro giornalistico, a partire da quello dei freelance: la precarietà delle condizioni professionali rischia spesso di andare a scapito della qualità e dell’autonomia dell’informazione.

La Fnsi nei prossimi anni dovrà attivare politiche e azioni sindacali che puntino da una parte all’assunzione a tempo indeterminato del maggior numero possibile di colleghi, dall’altra a ottenere nuove e più stringenti regole che garantiscano condizioni di lavoro dignitose per i freelance.

Il Sindacato dovrà essere impegnato in particolare a:

 

-      definire retribuzioni minime decorose, tariffari contrattuali e maggiori garanzie per la tutela del lavoro autonomo, nei prossimi rinnovi contrattuali e tramite accordi collettivi e interventi legislativi;

 

-      affermare il concetto che il lavoro autonomo, privo per definizione di stabilità, deve costare più di quello dipendente;

 

-      promuovere tavoli di confronto con editori e datori di lavoro, a livello nazionale, regionale e aziendale, per il rispetto delle norme contrattuali già esistenti (come i tempi di pagamento a un mese dalla pubblicazione), ma troppo spesso inapplicate, e per ottenere migliori trattamenti economici e tutele;

 

-      studiare  forme di coinvolgimento  diretto dei collaboratori esterni nelle rappresentanze sindacali aziendali;

 

-      intervenire con particolare attenzione nel mondo del web, caratterizzato da un elevato tasso di improvvisazione e da sperimentazioni ai limiti della legalità, spesso con retribuzioni irrisorie e garanzie inesistenti per i freelance;

 

-      favorire un confronto e un coordinamento con istituzioni, associazioni e forze sociali che, in Italia e in Europa, si adoperano per il miglioramento delle condizioni contrattuali, legislative e di welfare a tutela di precari e lavoratori autonomi, anche di altre categorie professionali intellettuali;

 

-      vigilare e denunciare, in collaborazione con gli altri enti di categoria (in particolare, Ordine e Inpgi) l’esercizio abusivo della professione e ogni forma di lavoro gratuito o irregolare;

 

-      sviluppare una rete di convenzioni, servizi e assistenza tecnica per le specifiche problematiche del lavoro autonomo;

 

-      organizzare qualificati corsi di formazione e di aggiornamento per i lavoratori autonomi, con particolare riferimento alle nuove tecnologie e alla multimedialità, anche con il contributo di editori e istituzioni;

 

-      collaborare con l’Ordine dei Giornalisti per il rispetto della deontologia professionale e la rispondenza degli Albi all’effettivo esercizio della professione, valutando inoltre l’opportunità di una revisione dei criteri per il riconoscimento del praticantato dei freelance;

 

-      avviare un confronto con gli Enti della categoria per il disegno di un nuovo welfare per i giornalisti lavoratori autonomi, con tutele, servizi e assistenza più rispondenti alle esigenze e alle disponibilità economiche dei freelance.

La Fnsi ha costituito nei mesi scorsi i primi, importanti strumenti di politica sindacale per i freelance: Commissione e Assemblea Nazionali e Commissioni Regionali per il lavoro autonomo. Tali organismi vanno ora sviluppati e sostenuti con azioni, mezzi e risorse economiche adeguati a garantire loro di operare con continuità ed efficacia, in modo che diventino reali punti di aggregazione e coordinamento delle istanze dei freelance, luoghi propulsori di idee, dibattito e intervento.

Il presente e il futuro del Sindacato si giocano sulla difesa della qualità e dell’indipendenza dell’informazione, che passano oggi in primo luogo dalla capacità di offrire risposte, servizi e tutele ai lavoratori autonomi.

 

(Firmato: Andrea Leone, Daniela Stigliano, Guido Besana, Enrico Ferri, Luigi Ronsisvalle, Anna Lucia Visca, Maria Luisa Busi, Giovanni Rossi, Fabio Azzolini, Paolo Perucchini, Sandro Devecchi, Gino Falleri, Carlo Parisi, Domenico Tedeschi, Marco Gardenghi, Maurizio Bekar, Edmondo Rho, Saverio Paffumi, Piero Bianucci, Mimma Calligaris, Piera Egidi Bouchard, Luis Cabases, Giorgio Levi, Alessandra Comazzi, Stefano Tallia, Rita Cola, SAndro Sguazzin, Luca Fiorucci, Giorgio Macchiavello, Francesco Mileto, Cristina Porta, Fulvio Assanti, Silvia Garbarino, Giuseppe Gandolfo, Leyla Manunza, Maria Maddalena Cossu, Mario Girau, Andrea Porcu, Nicola Chiarini, Paola Vescovi, Alberto Tonello, Sarah Buono, Andrea Merola, Gianluca Croce, Maurizio Paglialunga, Paolo Francesconi, Raffaele Rosa, Camillo Galba, Marina Amaduzzi, Gianluca Zurlini, Stefano Ferrante, Maria Luigia Casalengo, Claudio Trabona, Antonella Benanzato, Giuseppe Di Pietro, Vincenzo Luongo, Gianmarco Guazzo, Monica Vignale, Agnese Carnevali, Pietro Barberini, Michele Formichella, Margherita Agato, Antonella Pallante, Francesco Russo, Igor Devetak, Pietro Rauber, Fulvio Sabo, Erica Culiat, Poljanka Dolhar, Clemente Bolando, Fabio Gergolet, Alessandro Martegani, Maria Teresa Celotti, Giuseppe Ceccato, Marina Cosi, Maxia Zandonai, Pino Nardi, Riccardo Sorrentino, Giovanni Negri, CArlo Gariboldi, Michele Urbano, Oreste Pivetta, Paolo Butturini, Donatella Smoljko, Laura Cannavò, Antonio Garrucciu, Fausto Spano, Daniela Scano)

 

Approvato per acclamazione

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Il XXVI Congresso della Stampa Italiana, riunito a Bergamo dall’11 al 14 gennaio 2011, esprime forte preoccupazione per gli effetti derivanti dal cosiddetto Collegato al lavoro, divenuto legge nel novembre 2010. In particolare la norma sui ricorsi riguardanti rapporti di lavoro a tempo determinato e co.co.co che cancella diritti acquisiti da colleghi che lavorano da diversi anni in condizioni di precarietà.

A tutela dei giornalisti, il Congresso chiede alla futura dirigenza della Federazione Nazionale della Stampa Italiana di agire in tempi rapidi per spingere verso un percorso collettivo di stabilizzazione e di garanzie per il futuro, affinché si arrivi a definire in sede governativa e parlamentare provvedimenti propedeutici alla modifica delle norme del Collegato al lavoro, penalizzanti per i precari e i co.co.co.

(Firmato: Maurizio Bekar, Enrico Ferri, Saverio Paffumi, Michele Formichella, Ezio Cerasi, Piero Bianucci,  Antimo Amore, Donatella Speranza, Maurizio Andriolo, Maurizio Paglialunga, Pietro Barberini, Paola Vescovi, Nicola Chiarini, Antonella Benanzato, Daniele Carlon, Fabio Azzolini, Claudio Trabona, Raffaele Rosa, Alessandro Martegani, Dolhar Pojanka, Camillo Galba, Gianluca Croce, Paolo Francesconi, Stefano Edel, Giuliano Doro, Andrea Merola, Marco Gardenghi, Alberto Tonello, Monica Vignale, Giovanni Rossi, Fulvio Sabo, Pietro Rauber, Giorgio Macchiavello, Cristina Porta, Francesco Mileto, Igor Devetak, Fabio Gergolet, Leyla Manunza, Marco Cortese, Chiara Bert, Roberta Boccardi, Rocco Cerone, Sandra Bartolin, Ugo Zucchermaglio, Stefan Wallisch, Stefano Tallia, Daniela Mimma Calligaris, Giuseppe Gandolfo, Piera Egidi Bouchard, Silvia Garbarino, Luis Cabases, Rita Cola, Giorgio Levi, Fausto Spano, …, Massimiliano Lasio, Antonio Garrucciu, Daniela Scano, Francesco Birocchi, Andrea Porcu, Maria Maddalena Cossu, Gesuina Fois, Franco Fiori, Riccardo Borsari, segue firma illeggibile).

Approvato per acclamazione

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