In una lettera inviata ai vertici Rai, i sindacati dei giornalisti e le associazioni partigiane invitano l'emittente a ricordare l'80/o anniversario della Resistenza. «Abbiamo appreso da fonti di stampa - si legge - di alcune informazioni relative al palinsesto Rai 2024. Da tali informazioni ci pare di intendere che si voglia ricordare, nelle varie forme della produzione televisiva, eventi e personalità in qualche modo legate al ventennio fascista e prevalentemente all'immaginario della cultura politica di destra. Pur nel pieno rispetto della libertà di informazione e autoriale, ci sembra opportuno ricordare la necessità che la memoria ha il dovere di essere rispettosa della verità storica. Nel contempo, sentiamo di richiamare la natura profondamente antifascista della Repubblica e della Costituzione, perché entrambe storicamente nate dalla lotta di Resistenza e di Liberazione».
«A questo proposito - continua la missiva - sottolineiamo che il 2024 è anno di importantissimi anniversari che dovrebbero, a nostro avviso, essere rigorosamente ricordati nelle forme più opportune dall'Ente pubblico. In particolare è l'80° anniversario» di alcuni degli eventi più significativi della Resistenza, come l'eccidio delle Fosse Ardeatine o quello di Sant'Anna di Stazzema e Marzabotto. «Aggiungiamo - chiude la lettera firmata anche da Fnsi e Usigrai - che il 2024 è anche il 100° anniversario dell'assassinio di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924), e il 50° anniversario di due stragi, entrambe di matrice neofascista, che hanno profondamente segnato la coscienza civile del Paese: la strage di Brescia (28 maggio 1974) e la strage del treno Italicus (3 agosto 1974)». (Ansa, 9 gennaio 2024)