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Fnsi 19 Dic 2002

Giornalisti di Qui Corriere di Rovigo in sciopero. Tentativo di serrata da parte dell’azienda. Solidarietà del CN. Denuncia per comportamento antisindacale

Giornalisti di Qui Corriere di Rovigo in sciopero. Tentativo di serrata da parte dell’azienda. Solidarietà del CN. Denuncia per comportamento antisindacale

Giornalisti di Qui Corriere di Rovigo in sciopero. Tentativo di serrata da parte dell’azienda. Solidarietà del CN. Denuncia per comportamento antisindacale

Roma, 18 dicembre 2002 La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Il Consiglio nazionale della Fnsi denuncia la serrata a Qui Rovigo, quotidiano edito da Media News (che edita anche il Corriere dell’Alto Adriatico), e dalla cooperativa Ceis che fornisce il 70 per cento della foliazione, distribuito assieme al quotidiano La Stampa. Nel corso della vertenza, avviata dai colleghi in difesa del posto di lavoro, si sono verificati alcuni episodi inauditi, culminati con l’isolamento fisico della redazione: sono stati staccati i collegamenti internet. La Fnsi aveva inviato un comunicato sindacale chiedendone la pubblicazione in riferimento all’articolo 34 del contratto nazionale di lavoro giornalistico. Il comunicato, già inserito a pagina 8 del giornale, ieri notte è stato sostituito da un’inserzione pubblicitaria. Oggi la redazione, che aveva già proclamato lo stato di agitazione, ha risposto con lo sciopero e si è riunita in assemblea permanente. Nell’appoggiare incondizionatamente l’iniziativa dei colleghi di Ceis e Media News, il Consiglio nazionale della Fnsi (convocato ieri a Roma in seduta ordinaria) ha deciso di denunciare, attraverso le strutture territoriali competenti, le due aziende per comportamento antisindacale. Il Consiglio ritiene, inoltre, che nel corso delle citate vicende siano state violate anche norme deontologiche che attengono alla professione giornalistica per le quali si richiede l’intervento dell’Ordine dei Giornalisti.” Roma, 17 dicembre 2002 La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, il Sindacato dei Giornalisti del Veneto e l’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna, assieme ai giornalisti dipendenti della Ceis, service della Media News di Ravenna, editrice del Qui Corriere di Rovigo, esprimono viva preoccupazione per il futuro occupazionale dell'azienda e della testata per la quale i giornalisti della Ceis hanno lavorato in condizioni non conformi alle norme previste dal Contratto nazionale di lavoro giornalistico, producendo quotidianamente oltre il 70 per cento delle pagine del giornale. La preoccupazione, già da tempo latente per l'assoluta mancanza di trasparenza e delle condizioni minime per mantenere aperto un dialogo sindacale, è cresciuta ulteriormente soprattutto in seguito all'incapacità da parte di Media News di fornire indicazioni certe sul futuro della testata Qui Corriere e sugli assetti degli organici di un’azienda dove lavorano assieme undici giornalisti che, fino ad oggi, dipendono da due diverse società (5 da Ceis e 6 da Media News di cui solo 3 al lavoro nella redazione di Rovigo). Senza contare gli abusivi. Un’anomalia che serve soltanto per rompere l’evidente unicità della redazione e che si aggiunge alla grave violazione dell’articolo 6 del Cnlg: i giornalisti di Ceis non hanno mai incontrato il nuovo direttore responsabile dalla data del suo insediamento. Media News ha disdettato l’accordo con il service Ceis a far data dal prossimo 31 dicembre, notizia che accresce la delicatezza della situazione aggravata in questi giorni dalla comunicazione del presidente di Ceis ai dipendenti che non verranno erogate la tredicesima e la retribuzione di novembre. L’attuale grave situazione mette a rischio non solo il posto di lavoro dei dipendenti di Ceis, ma la stessa sopravvivenza dei Qui Corriere di Rovigo e Qui Corriere dell’Alto Adriatico. La Fnsi, le Associazioni regionali di stampa ed i giornalisti di Ceis denunciano la mancanza di un piano industriale capace di rilanciare le testate e di dare garanzie ai lavoratori. A fronte di tutto ciò, il sindacato auspica che l’incontro già fissato per venerdì 20 dicembre con i vertici della Ceis possa fornire risposte chiare ai molti aspetti nebulosi di questa vicenda. Nel frattempo, i giornalisti della società Ceis hanno dichiarato lo stato di agitazione.

@fnsisocial

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