I redattori de 'La Nazione' e della redazione fiorentina del 'Qn', riuniti in assemblea col sostegno di tutti i colleghi del Gruppo Poligrafici Editoriale, hanno ribadito ''la volontà di continuare a svolgere il loro lavoro, con la determinazione e l'accuratezza di sempre, con il solo obiettivo d'informare il lettore. Così com'è avvenuto nei quasi 150 anni di storia della testata''
È quanto si legge in una nota di risposta alla lettera intimidatoria lasciata la scorsa notte davanti al quotidiano, a firma del Partito democratico situazionista armato. ''Le intimidazioni, da qualsiasi parte siano arrivate – prosegue la nota dell'assemblea - non hanno mai condizionato un impegno e una trasparenza che hanno permesso al nostro giornale di essere un punto di riferimento in ogni occasione. Del resto, chi arriva a lanciare minacce di morte manifesta di non avere argomenti di dibattito e di confronto. Minacciano la mafia, la camorra e il terrorismo in genere''. ''I giornalisti - che ringraziano di cuore i colleghi delle altre testate, le autorità e tutti i cittadini che hanno inviato centinaia di messaggi di solidarietà - possiedono altre armi e altri argomenti di risposta. Ed è con quelli che continueranno a operare, giorno dopo giorno, a garanzia di chi li legge''. (Adnkronos) La lettera è firmata Pdsa, Partito democratico situazionista armato, sigla che, secondo quanto spiegato, non sarebbe mai apparsa prima. È stato inoltre rilevato che il contenuto è elaborato e fortemente ideologizzato. Il documento contiene un'analisi della situazione politica generale. Ci sono inoltre minacce ai giornalisti del quotidiano, di cui si critica l'impostazione degli articoli e la minaccia dei fili e del detonatore al posto delle caramelle. A chiamare i carabinieri è stata la guardia giurata durante il giro di ispezione intorno allo stabile del quotidiano. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri che, prima di aprire la scatola, hanno verificato se contenesse esplosivo. Il pacco era dentro una sacchetta di plastica, lasciata a terra, vicino alla portineria esterna del giornale, in un angolo non illuminato. Dentro il sacchetto c'era una scatola da scarpe, legata con spago, e con attaccato un foglio di carta con scritto, al computer, ''All'attenzione del direttore Francesco Carrassi'', e disegnato un simbolo, costituito da una sorta di ovale con all'interno un quadrato e due linee che si intersecano, contornato dalle lettere della sigla Pdsa. Dentro la scatola c'erano le caramelle e la lettera di due pagine, scritte sempre al computer, con l'intestazione: ''Lettera aperta alla Nazione'' e firmata Partito democratico situazionista armato. Secondo quanto spiegato al momento dagli investigatori, la sigla Pdsa non sarebbe mai apparsa prima. È stato inoltre rilevato che il contenuto è elaborato e fortemente ideologizzato. Il documento contiene un'analisi della situazione politica generale, con un'attenzione a temi, è stato detto, cari alle frange antognistiche. Ci sono inoltre minacce generiche ai giornalisti del quotidiano, di cui si critica l'impostazione degli articoli e la minaccia dei fili e del detonatore al posto delle caramelle. Le indagini sono coordinate dal pm Massimo Lastrucci. Al lavoro anche i carabinieri del Ros e del Ris. (ANSA) BONAIUTI ESPRIME SOLIDARIETÀ A 'LA NAZIONE' PER LE MINACCE ''Esprimo la solidarietà mia personale e di Forza Italia al Direttore Francesco Carrassi e ai redattori de 'La Nazione' per le minacce ricevute la scorsa notte da gruppi terroristici''. Lo afferma Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi . (ANSA)