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Fnsi 10 Feb 2006

Giornalisti da tutt'Italia in piazza a Torino (venerdì scorso) per protestare contro la chiusura degli editori. Serventi Longhi: "Non contestiamo i giochi olimpici ma vogliamo il contratto"

Fnsi in piazza venerdì scorso (10 febbraio) a Torino con centinaia di giornalisti. Sono arrivati da tutta Italia per protestare contro la chiusura degli editori sul contratto di lavoro.

Fnsi in piazza venerdì scorso (10 febbraio) a Torino con centinaia di giornalisti. Sono arrivati da tutta Italia per protestare contro la chiusura degli editori sul contratto di lavoro.

Davanti al cancello del Lingotto, sede del Centro Stampa dei XX Giochi olimpici alcune centinaia di giornalisti hanno manifestato al grido di ''contratto contratto'', ''no al precariato'' e ''si all'autonomia dell'informazione'' La manifestazione è stata organizzata dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Presenti delegazioni di quasi tutte le associazioni regionali di stampa tra le quali la subalpina, lombarda, veneta, umbra, abruzzese e romana. I giornalisti liguri hanno indossato le stesse pettorine gialle utilizzate per il G8, mentre un gruppo di precari lombardi si è vestito da fantasma. Presenti anche il presidente dell'Inpgi, Gabriele Cescutti, e della Casagit Andrea Leone. L'obiettivo è stato quello di informare i 10 mila giornalisti di tutto il mondo presenti a Torino, gli atleti e l'opinione pubblica delle ragioni della protesta. Presenti anche il presidente della Fnsi, Franco Siddi, e il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca. ''Siamo a Torino perché i giornalisti vogliono regole e contratto - ha spiegato Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana- Ci battiamo anche per il riconoscimento della dignità di migliaia di ragazzi precari e freelance che vivono in condizioni di sfruttamento''. La manifestazione prosegue con una assemblea al cinema Massimo di Torino. (Adnkronos) Anche i giornalisti hanno scelto la vetrina olimpica per manifestare la loro protesta contro la chiusura degli editori sul contratto e per avanzare le loro rivendicazioni. "Siamo arrivati in migliaia da tutta Italia - sottolinea Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa - con pullman, treni e auto. Non contestiamo i Giochi, siamo venuti anzi per manifestare anche noi lo spirito di fratellanza che il presidente Ciampi ha sottolineato ieri. Siamo qua per informare i 12.000 giornalisti di tutto il mondo, i dirigenti, i tecnici, gli atleti e naturalmente l'opinione pubblica italiana e internazionale delle ragioni della nostra protesta. E' una manifestazione ordinata, molto corretta, assolutamente pacifica". Davanti al cancello principale del Lingotto, dove ha sede il Media Center Press, i giornalisti - rappresentati dai massimi vertici della categoria, fra i quali il presidente della Fnsi Franco Siddi e quello dell'Ordine Lorenzo Del Boca - hanno collocato gli striscioni e le bandiere, della Federazione della Stampa, delle associazioni subalpina, lombarda, romana, dei giornalisti umbri. Ha partecipato alla manifestazione un gruppo di precari lombardi con un lenzuolo bianco addosso e il cartello 'fantasmi del giornalismo', c'erano i giornalisti liguri con le pettorine gialle indossate durante il G8. Un solo grido 'contratto, contratto'. "E' incomprensibile l'atteggiamento di rottura che è stato assunto dalla Fieg - ha detto Serventi Longhi - aggravato ieri dalla decisione di non firmare l'accordo sulla riforma della previdenza Inpgi. Tanto più grave perché‚ il centro della nostra vertenza è il riconoscimento della dignità di migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze precari, free-lance che vivono condizioni di sfruttamento e per i quali la Fnsi chiede regole e diritti e uno stipendio decente. Chiediamo anche che sia garantita l'autonomia delle redazioni e rispettata la struttura retributiva dei giornalisti". La manifestazione è proseguita con un'assemblea di delegazioni provenienti da tutta Italia al Cinema Massimo e un incontro presso la sede regionale della Rai. (ANSA) "Non è stata una manifestazione contro le Olimpiadi. Noi, anzi, condividiamo lo spirito di fratellanza olimpica sottolineato da Ciampi. Ma abbiamo voluto salutare e informare gli 11 mila giornalisti da tutto il mondo, i dirigenti, i tecnici e l'opinione pubblica sulla nostra difficile vertenza contrattuale". Così Paolo Serventi Longhi, segretario della FNSI, ha motivato la manifestazione dei giornalisti italiani davanti all'entrata principale del Lingotto dove si trova l'MPC, Main Press Center. Alcune centinaia di giornalisti provenienti da tutta Italia e "guidati" da Serventi Longhi e dal presidente della FNSI, Franco Siddi, (presenti pure i presidente dell'Inpgi, Gabriele Cescutti e della Casagit, Andrea Leone) con le bandiere delle associazioni di stampa di quasi tutte le regioni, hanno protestato contro la chiusura degli editori nella vertenza sul rinnovo del contratto e per il fatto che non è stato aperto il negoziato sugli uffici stampa. "I giornalisti italiani - ha detto Serventi Longhi - chiedono dignità e condizioni di vita decenti per migliaia di precari e la difesa dell'autonomia delle redazioni e delle strutture salariali". Alcuni giornalisti si sono presentati vestiti con un bianco lenzuolo, genere fantasmi, "per simboleggiare la volontà degli editori di farli scomparire". (AGI) Le immagini della manifestazione sono nel sito alla pagina Agenda cliccando su Documenti Fotografici

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