“Hai 25 anni, non puoi prendermi per il c… Non mi ci vuole niente che ti tiri due schiaffoni. Il Secolo qui non lo vogliamo perché se finisce male questo consiglio è meglio che qui non ti fai trovare, non è una minaccia è un consiglio, vattene”. Così stamane si sono espressi Antonio Merlino, rappresentante della Filt Cgil nella Rsu dei lavoratori dell’aeroporto di Genova e un suo collega (autore del “consiglio”), presenti davanti al Comune di Genova dove in consiglio comunale c’era l’audizione relativa alla privatizzazione dell’aeroporto di Genova.
Poco dopo analoga minaccia è stata rivolta al fotogiornalista dello stesso giornale. Di questi “consigli” i giornalisti non ne hanno bisogno, né a 25 anni né in età più “avanzata” come quella del rappresentante della Cgil che, evidentemente, avrà dell’esperienza sindacale, ma poca dimestichezza con la libertà di stampa e di commentare e analizzare fatti e vicende da parte di qualsiasi testata. Lascia sorpresi il comportamento del dirigente della Filt Cgil, la cui confederazione proprio pochi giorni fa ha preso posizione contro minacce e violenze messe in atto nei confronti dei giornalisti da un gruppo di facinorosi che si era accodato alla pacifica manifestazione dei metalmeccanici genovesi. Tensioni sociali e vertenze non sono solo dei lavoratori dell’aeroporto e di altri settori perché analoghe situazioni le vive chi lavora nel mondo dei media, spesso con minore risalto di quello giustamente dato alle vicende di altri settori del mondo del lavoro. Quanto accaduto oggi è particolarmente grave perché se da un lato testimonia la particolare gravità della vicenda aeroportuale genovese, dall’altro conferma come purtroppo esistano sempre e ancora posizioni anche all’interno del mondo sindacale che da un lato predicano molto bene sul tema delle libertà e dei diritti e dall’altro razzolano male, praticando con i fatti o con le parole che sono sempre di pietra, il malvezzo della minaccia. Piaccia o no, oltre alle cronache, sui media ci sono anche analisi e commenti. Gradite e no. Ma sono frutto della libertà di espressione.
Marcello Zinola Segretario Associazione Ligure Giornalisti Fnsi