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Fnsi 25 Lug 2003

Gasparri a Fnsi: “Non difendete Rete 4” Serventi: “Difendiamo tutti i colleghi ed il sindacato unitario” Fnsi chiede audizioni a Commissioni Camera e Gruppi Parlamentari

Gasparri a Fnsi: “Non difendete Rete 4” Serventi: “Difendiamo tutti i colleghi ed il sindacato unitario”Fnsi chiede audizioni a Commissioni Camera e Gruppi Parlamentari

Gasparri a Fnsi:
“Non difendete Rete 4”
Serventi: “Difendiamo
tutti i colleghi
ed il sindacato unitario”
Fnsi chiede audizioni
a Commissioni Camera
e Gruppi Parlamentari

Gasparri a Fnsi: “Non difendete Rete 4” ''Il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, preferirebbe che molti suoi colleghi venissero licenziati''. Lo ha detto il ministro delle comunicazioni, Maurizio Gasparri, parlando alla Versiliana sulla questione del cosidetto salvataggio di Rete 4 che, secondo il centrosinistra, verrebbe operato con il Ddl Gasparri. ''Noi non salviamo nessuno - ha detto Gasparri - noi vogliamo far crescere altri soggetti e non far morire nessuno dei soggetti esistenti, considero perciò singolare che il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, si auguri che Rete 4 vada sul satellite, senza tener conto che sarebbero licenziati molti suoi colleghi, mi sembra un bel modo di fare sindacalismo, lo spettro ideologico prevale sulle prospettive di crescita''. ''Io - ha aggiunto - sono un giornalista e quando facevo la professione avevo cancellato la mia iscrizione alla Fnsi, il sindacato unico dei giornalisti; chissà poi perché - si è chiesto - non ne nascono altri, ma si vedrà''. (ANSA) Serventi: “Difendiamo tutti i colleghi ed il sindacato unitario” Il segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Paolo Serventi Longhi, ha così replicato alle dichiarazioni del ministro Gasparri: ''Il ministro delle Comunicazioni sa bene che la sua proposta di legge annulla la sentenza della Corte costituzionale, che fissava il limite di due reti televisive ai soggetti privati e che la legge è stata accelerata dalla necessità di prorogare la permanenza sull' analogico terrestre di Retequattro''. ''Faccio il sindacalista, difendo tutti i giorni il posto di lavoro e la dignità dei giornalisti, e so bene - aggiunge Serventi Longhi -, così come lo stesso Gasparri, che Mediaset corre solo il rischio di ingrassare ulteriormente e non certo di ridurre il numero dei giornalisti, anche se una rete va sul satellite. I colleghi di Mediaset sanno bene - prosegue il segretario della Fnsi - che il loro ruolo si valorizza con lo sviluppo del pluralismo e non con i colpi bassi alla concorrenza. Quanto al sindacato, Gasparri continua ad aggredire l'anomalia, sana e utile alla categoria, di una organizzazione unica e unitaria. Lo ha fatto anche al congresso, dove tutti i giornalisti presenti, di destra o di sinistra, o di nessun credo politico, hanno respinto l'attacco dello stesso ministro alla Federazione della stampa''. (ANSA) Fnsi chiede audizioni a Commissioni Camera e Gruppi Parlamentari Il Presidente ed il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi, hanno inviato la seguente lettera ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera ed ai Presidenti delle Commissioni Cultura e Trasporti di Montecitorio: “Il Sindacato dei Giornalisti ha espresso nelle scorse settimane preoccupazione per alcuni contenuti del Disegno di Legge del governo, approvato dal Senato, in materia di comunicazione. Il testo del DDL pone seri problemi per quanto riguarda il pluralismo dell’informazione, la normativa sulle posizioni dominanti, i limiti antitrust, lo squilibrio delle risorse pubblicitarie, il ruolo e l’indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo. Le soluzioni individuate dal provvedimento non soltanto contrastano con le indicazioni contenute nel messaggio del Capo dello Stato al Parlamento del 23 luglio 2002, ma mettono in discussione il precetto costituzionale contenuto nell’articolo 21. La Federazione della Stampa ha più volte espresso la disponibilità ad offrire il proprio contributo per una soluzione equilibrata che realizzi un positivo avanzamento delle normative legislative che riguardano un settore tanto rilevante per la democrazia italiana, naturalmente nel rispetto dell’evoluzione delle normative europee. Riteniamo però che il testo definito dal Senato possa avere conseguenze fortemente penalizzanti sia in tema di pluralismo dell’informazione, sia per quanto riguarda la stessa solidità finanziaria e produttiva della maggior parte delle aziende del settore, in un quadro di rafforzamento dei soggetti che già oggi controllano larga parte dei media e della pubblicità. In questo quadro gli stessi ordini del giorno approvati dal Senato, ed in particolare quello relativo agli ammortizzatori sociali nel sistema radiotelevisivo, lasciano intravedere la possibilità che la riforma Gasparri possa persino avere come conseguenza una crisi produttiva ed anche occupazionale senza precedenti. Particolare preoccupazione esprimiamo per la situazione della RAI, ma anche dell’editoria quotidiana e periodica e dell’emittenza radiotelevisiva privata locale. Per tutte queste ragioni Le rinnoviamo la richiesta di un incontro urgente nei primi giorni del mese di settembre in modo che sia consentito alla Fnsi di meglio precisare le proprie ragioni agli uffici di Presidenza delle Commissioni interessate ed ai Gruppi Parlamentari. RingraziandoLa per l’attenzione, Le porgiamo i migliori saluti.”

@fnsisocial

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