«Il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha rilevato, a seguito del monitoraggio degli uffici relativo alla trasmissione "Fuori dal Coro", alcuni elementi critici nella puntata andata in onda su Rete4 il 21 aprile 2020. Il Consiglio ha ritenuto che specifici passaggi, nelle modalità di conduzione dell'intervista al Direttore di un quotidiano nazionale, costituiscano una violazione dei principi e degli obblighi del Regolamento di contrasto all'hate speech di cui alla Delibera 157/19/CONS». Per questo l'Autorità – spiega una nota in merito all'intervento di Vittorio Feltri – «ha giudicato la violazione sistematica e particolarmente grave e ha avviato pertanto nei confronti della Società RTI un procedimento sanzionatorio ai sensi dell'art.7 comma 2 del Regolamento».
In particolare, «nel corso di un'intervista nella quale sono stati espressi giudizi sommari e ingiustificati volti a riproporre stereotipi relativi alla provenienza territoriale dei cittadini italiani, il comportamento del conduttore, ad avviso dell'Autorità, non ha assicurato il rispetto dei principi e delle disposizioni cui devono adeguarsi i fornitori di servizi media audiovisivi e radiofonici soggetti alla giurisdizione italiana nei programmi di informazione e intrattenimento, per assicurare il rispetto della dignità umana e il principio di non discriminazione e contrasto alle espressioni di odio, come definite alla lett. n) dell'art. 1 della Delibera 157/19/CONS. Le violazioni riscontrate – peraltro oggetto di una comunicazione anche da parte del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti, nel rispetto della separazione di responsabilità e di funzioni – sono state valutate dall'Autorità particolarmente gravi, anche in ragione della circostanza che gli episodi di ripetuta discriminazione e valutazione stereotipata nei confronti di gruppi di cittadini sono avvenuti nell'ambito di un dialogo tra due giornalisti tenuti, per altro verso, al rispetto delle norme e attribuzioni dell'Ordine, richiamate dallo stesso art. 2, comma 2, del Regolamento».
In conclusione, in considerazione della circostanza che la trasmissione è già stata oggetto di accertamento della violazione del Regolamento nel mese di marzo ai sensi dell'art. 7 comma 1 della delibera 157/19/CONS, per infrazioni contestate già nel luglio 2019, e che in quella sede si è convenuto sulla necessità di continuare a monitorarne l'andamento, l'Autorità – conclude il Garante – ha giudicato la violazione sistematica e particolarmente grave e ha avviato pertanto nei confronti della Società RTI un procedimento sanzionatorio ai sensi dell'art.7 comma 2 del Regolamento». (Ansa)