Franco Siddi esprime apprezzamento della Fnsi per coerenza ed alto valore istituzionale dell’attività della Corte Costituzionale
Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, partecipando all’incontro tra la Corte Costituzionale e i giornalisti, ha rivolto un indirizzo di saluto al Presidente Gustavo Zagrebelsky ed ai giudici. “Nel suo intervento Siddi ha rilevato, fra l’altro, come il ruolo della Consulta, alto Organo Costituzionale, rimanga attuale anche nella stagione critica che il Pese sta vivendo. In quanto custode dei valori della Costituzione essa mostra la sua attualità con interpretazioni anche di carattere innovativo che consentono alla nostra democrazia di preservare i principi fondamentali della convivenza, pure messi a dura prova da più parti e da istanze non sempre qualificate. Il mondo dell’informazione, ha sostenuto ancora il presidente della Fnsi, non può non apprezzare questa attività della Corte Costituzionale in quanto essa segna anche una via maestra per la soluzione di molteplici conflitti e contraddizioni. Le sentenze della Consulta in materia di informazione hanno infatti sempre consentito la risoluzione di conflitti di legittimità, assicurando al contempo coerenza normativa e garanzia democratica ad un quadro in evoluzione. E’ fondamentale, ha ancora detto Siddi, che la Corte dia le proprie risposte ogni volta che è chiamata a verificare sconfinamenti dai binari propri della convivenza civile. Altrettanto rilevante è il suo essere al centro del sistema di garanzia, valido per tutti i soggetti della compagine sociale e, soprattutto per la politica surriscaldata di questa stagione. Altamente apprezzabile è il fatto che sia stata assicurata una continuità istituzionale nelle pronunce sui principi essenziali della democrazia. Innanzitutto il pluralismo dell’informazione, condizione essenziale di vera democrazia e che non può essere sottoposto all’urto di posizioni dominanti tali da alterare la concorrenza e limitare le voci, come la Corte ha in più occasioni ricordato. Il servizio pubblico radiotelevisivo, ha sottolineato Siddi nel suo intervento, così come emerge dalle pronunce della Consulta, ha trovato e continua a trovare legittimazione Costituzionale in quanto esso può e deve assicurare un’informazione effettivamente completa e pluralistica, attraverso la professionalità dei propri operatori e l’apertura dei programmi alle più significative realtà culturali e sociali”.