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Contratti 26 Ott 2006

Franco Levi: “Iniziativa per la riapertura del dialogo tra Fieg e Fnsi” Serventi Longhi: “Siamo disponibili, è la Fieg ad essere incosciente”

Il governo è pronto ''a esercitare tutta la possibile influenza, a mettere in campo tutte le possibili azioni perché una volontà di dialogo possa essere ritrovata tra Fieg e Fnsi, nella prospettiva di un ddl complessivo di riforma dell'editoria''. Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il settore, Ricardo Franco Levi, che è tornato sui temi della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico nel corso di un'audizione in commissione Cultura alla Camera.

Il governo è pronto ''a esercitare tutta la possibile influenza, a mettere in campo tutte le possibili azioni perché una volontà di dialogo possa essere ritrovata tra Fieg e Fnsi, nella prospettiva di un ddl complessivo di riforma dell'editoria''. Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il settore, Ricardo Franco Levi, che è tornato sui temi della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico nel corso di un'audizione in commissione Cultura alla Camera.

''Come ho già detto qualche giorno fa al Senato - ha ribadito Levi - ci auguriamo che il percorso avviato per una ristrutturazione organica del settore possa offrire uno sfondo in cui giornalisti ed editori trovino le ragioni quanto meno per sedersi a un tavolo di negoziato'', anche perché il fatto che il contratto sia bloccato da due anni è una cosa ''non sopportabile''. Entrambe le parti, ha sottolineato il sottosegretario, ''riconoscono la centralità del tema dell'innovazione per il futuro dell'editoria, che è anche il punto di partenza del ddl di riforma. Ma non voglio neanche pensare che il contratto si sblocchi dopo la presentazione del disegno di legge'', prevista entro la prossima primavera. Quanto alla prospettiva di una settimana consecutiva di sciopero, valutata dalla Fnsi, ''è chiaro - ha commentato Levi - che la preoccupazione è tanta, non solo dal punto di vista delle relazioni industriali, ma anche per gli effetti che tale situazione ha sulla democrazia e sul pluralismo, sulle necessità per una corretta democrazia di poter contare su un'informazione costante. Sette, sei, anche un solo giorno di sciopero, di mancanza di alcuni giornali o dell'informazione tv sono comunque un vulnus per la democrazia''. (ANSA) Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Giudico profondamente condivisibili le preoccupazioni espresse dal Sottosegretario Levi nell’audizione alla Commissione Cultura della Camera. E’ importante che dalla Presidenza del Consiglio, cosi come è accaduto da parte del Ministro del Lavoro Cesare Damiano, si confermi l’impegno del Governo a mettere in campo tutte le possibili azioni per l’avvio di un serio confronto contrattuale tra la Fieg e la Fnsi. Il sindacato dei giornalisti non intende sottrarsi ad un’analisi completa e senza pregiudiziali dei problemi dell’editoria ed a collaborare con il Governo e con il Parlamento nella ricerca delle migliori soluzioni per lo sviluppo di un’informazione equilibrata e plurale. Siamo consapevoli della pesante quanto giustificata proposta di sciopero che abbiamo avanzato alla categoria dei giornalisti e che sarà esaminata nella grande assemblea nazionale di novembre. Non possiamo pertanto che respingere l’accusa di essere degli incoscienti. Anzi, rispediamo al mittente questa accusa, a chi da 606 giorni rifiuta la trattativa. Il Ministro Damiano e il Sottosegretario Levi conoscono bene il senso di responsabilità della Fnsi che ha manifestato disponibilità al confronto sui temi delicatissimi della contrattazione e della previdenza della categoria. Confermiamo ancora una volta questa disponibilità nella speranza che la Fieg, senza rinunciare alla fermezza delle sue posizioni, accetti la proposta del Governo di un confronto a 360 gradi sui problemi della comunicazione e sul contratto di lavoro dei giornalisti”.

@fnsisocial

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