Forza Italia reintroduce il carcere nel Ddl sulla diffamazione. Il relatore Anedda (An) si dimette per protesta. La Fnsi:"Gravissimocolpo di mano" .
La commissione Giustizia della Camera ha detto sì al carcere fino a tre anni per i giornalisti condannati per diffamazione, attraverso l’approvazione di un emendamento presentato da Forza Italia che ha reintrodotto il carcere. Il relatore del provvedimento,Gianfranco Anedda di Alleanza Nazionale ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico per protesta contro il provvedimento. Il relatore Anedda ha motivato la propria decisione affermando che “Poiché gli emendamenti accolti hanno letteralmente stravolto il testo presentato dalla maggioranza aumentando notevolmente le pene a carico dei giornalisti, ho ritenuto di non poter più essere relatore di un testo del genere”. Sul fatto ha preso posizione in una nota il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi: “Un episodio di gravità inaudita. Così giudico l’approvazione dell’emendamento di Forza Italia alla Camera. Proprio stamane il Presidente del Consiglio aveva pronunciato frasi intimidatorie nei confronti di giornali e televisioni. Non vorrei che il colpo di mano in Commissione Giustizia sia stato determinato dalla volontà di impartire una immediata e sonora lezione alla libera informazione. Se non sarà ritirato immediatamente l’emendamento che reintroduce il carcere per i reati a mezzo stampa nel DDL Anedda si aprirà uno scontro senza precedenti tra la maggioranza e, mi auguro, tutto il giornalismo italiano. Al relatore Anedda, che ha ricercato insieme ai colleghi dell’opposizione, soluzioni equilibrate va la mia solidarietà.” Sullo stravolgimento del testo in commissione giustizia sono intervenute le opposizione criticando duramente l’emendamente di Forza Italia. In serata è giunta anche la nota di Autonomia e Solidarietà che riportiamo. "Le liste di Autonomia e Solidarietà, corrente di maggioranza della Fnsi, considerano l’emendamento che introduce il carcere per i giornalisti nel disegno di legge sulla diffamazione un attacco gravissimo all’informazione. I giornalisti italiani devono rispondere con fermezza a questo atto provocatorio. I parlamentari di Forza Italia, che hanno preteso questo cambiamento, evidentemente perseguono un progetto a doppia variabile: per i politici propugnano la reintroduzione dell’immunità parlamentare, per i giornalisti, rei di dare fastidio perché raccontano i fatti, la galera. Autonomia e Solidarietà, nel sottolineare la correttezza del relatore Anedda, invita la Fnsi e l’Ordine a mobilitare la categoria per dare una risposta adeguata a questo attacco alla professione giornalistica. L’emendamento che ha stravolto il disegno di legge Anedda deve essere cancellato".