«Nella fase di emergenza che vive il Paese l'informazione professionale è l'unica bussola che può aiutare i cittadini ad attuare comportamenti corretti e responsabili e a non cadere nella trappola delle troppe fake news che ammorbano la rete. Questo è il momento di sostenere tutta la filiera dell'informazione con risorse e misure di sostegno eccezionali». Lo ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, in un'intervista a Radio Radicale.
«I provvedimenti inseriti nel decreto 'Cura Italia' sono un punto di partenza - ha sottolineato -. È auspicabile che in fase di conversione ci sia spazio per emendamenti che sostengano in modo più convinto e incisivo l'informazione, bene pubblico fondamentale per la vita democratica del Paese. La disponibilità mostrata dal governo va tradotta in misure di sostegno alla produzione, alla diffusione e al lavoro. Il crollo dei fatturati pubblicitari, nella carta stampata come nell'emittenza radiotelevisiva locale, deve essere compensato da aiuti che, senza riprodurre il meccanismo dei finanziamenti a pioggia, premino la qualità, la quantità di informazione e la salvaguardia dell'occupazione».
Per il segretario della Fnsi, «vanno, inoltre, sbloccati immediatamente i 300 milioni stanziati per il reddito di ultima istanza dei lavoratori autonomi e precari iscritti alle Casse professionali. Il decreto del ministero del Lavoro non può essere rimandato, vista anche la disponibilità delle Casse previdenziali private, Inpgi compreso, a partecipare alla messa a punto di misure di sostegno al reddito di autonomi e precari».
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Sul sito web di Radio Radicale l'intervista integrale al segretario generale Lorusso (qui il link diretto).