“Coniugare, con responsabilità e senso del limite, la difesa del diritto all’informazione e la tutela del diritto dei cittadini a vedere salvaguardata la loro riservatezza”. Ancora una volta - afferma una nota della Fnsi - le parole del Presidente Napolitano indicano, con il consueto equilibrio, un obiettivo che i giornalisti italiani condividono integralmente
"Il sindacato - prosegue la nota - lo sottolinea alla vigilia dell’inizio della discussione alla Camera del disegno di legge sulle intercettazioni, che invece si presenta come pesantemente lesivo del nostro diritto-dovere di informare e del diritto dei cittadini ad essere informati. Non si tratta di affermare un infondato ed indifendibile diritto a devastare le vite altrui: ci sono già regole che proteggono la sfera privata, e il giornalismo italiano ha manifestato da tempo la sua disponibilità ad esaminare il funzionamento del codice di autoregolamentazione. Ciò che non è accettabile è l’intento -pretestuosamente coperto sotto la dichiarata volontà di tutelare la privacy - di sottrarre alla conoscenza dell’opinione pubblica vicende che non hanno nulla di privato. La Fnsi rinnova l’appello al Parlamento affinché cancelli dal ddl Alfano le parti che ne fanno una potenziale legge-bavaglio. Un’informazione responsabile non è un’informazione silenziosa”.