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Cronaca 12 Mag 2008

Fnsi e Usigrai: "Il caso Travaglio-Schifani non può essere usato per limitare le libertà dei giornalisti"

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Usigrai comunicano: “Sulla Rai, soprattutto in questa fase, va evitato il corto circuito emozionale. La parola d'ordine deve essere: ragionare con lucidità. Il caso Travaglio-Schifani non può essere usato per limitare le libertà dei giornalisti

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Usigrai comunicano: “Sulla Rai, soprattutto in questa fase, va evitato il corto circuito emozionale. La parola d'ordine deve essere: ragionare con lucidità. Il caso Travaglio-Schifani non può essere usato per limitare le libertà dei giornalisti

Deve essere chiaro che non ci sono notizie che non si possono dare o temi che non possono essere trattati; che naturalmente sono altra cosa dagli insulti, che non possono avere giustificazione. C’è un sacrosanto diritto di replica e, per chi va oltre l'articolo 21 della Costituzione, c’è sempre il codice penale attivabile con quell’impulso di parte chiamato querela. La censura preventiva non è mai un rimedio. Chi non vuol bene alla Rai - talvolta anche qualcuno che nel servizio pubblico lavora - trova sempre il modo di tenerla al centro di tensioni. Il clamore di quest’ultimo caso sta portando da qualche parte ad invocare un rapido ricambio dei vertici aziendali. Le scorciatoie di questo tipo, nel segno del presto e male, avrebbero il solo effetto di aggravare la situazione. Quel che serve è, invece, una discussione bipartisan per approvare, alla stregua di una delle annunciate riforme istituzionali, una legge di pochi articoli che cambi i criteri di nomina del vertice Rai, realizzando condizioni di autonomia imprenditoriale e indipendenza non più procrastinabili”.

@fnsisocial

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