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Vertenze 11 Ott 2025

Fnsi e Ast, sciopero al Tirreno dopo contestazione disciplinare ritorsiva a un componente del Cdr

Astensione dal lavoro sabato 11 ottobre 2025 per impedire l'uscita del giornale domenica 12, fra l'altro giornata di elezioni regionali in Toscana. Il sindacato diffida l'azienda e chiede il ritiro immediato del provvedimento contro il collega. Approvata una seconda giornata di protesta per lunedì 13 ottobre. Indetti lo stato di agitazione, il blocco degli straordinari e lo stop alla produzione degli inserti. Ai colleghi la solidarietà di Comitati di redazione, Associazioni regionali di Stampa, Usigrai, Ungp, Ordine dei giornalisti, Slc Cgil e Cgil Toscana.

L'assemblea dei redattori del Tirreno, all'unanimità, ha proclamato - sabato 11 ottobre 2025 - lo sciopero immediato per impedire l'uscita del giornale domenica 12 ottobre, fra l'altro giornata di elezioni regionali in Toscana, dopo la contestazione disciplinare a un componente del Comitato di redazione, per una situazione che lo vedeva impegnato nelle sue prerogative sindacali. «Provvedimento gravissimo e del tutto ingiustificato», denunciano i giornalisti.

L'assemblea dei redattori, alla quale sono intervenuti la segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa, Alessandra Costante, e il presidente dell'Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, chiede il ritiro immediato del provvedimento, «ritenuto ritorsivo anche in relazione alla causa, di cui è atteso il provvedimento del giudice del Lavoro di Livorno, intentata dall'Ast e dal Cdr all'azienda per comportamento antisindacale, per la chiusura della redazione di Viareggio e per i carichi di lavoro non consentiti dall'accordo ministeriale sugli ammortizzatori sociali del 31 marzo 2025. L'azione sindacale continuerà fino a quando il provvedimento sarà ritirato», spiegano Fnsi, Ast e Comitato di redazione.

Nello specifico, l'assemblea dei redattori del Tirreno, all'unanimità (con 46 voti su 46), ha approvato una seconda giornata di sciopero per lunedì 13 ottobre «revocabile solo nel caso in cui l'azienda revochi il provvedimento disciplinare emesso a carico del componente del Cdr entro la mezzanotte di domenica 12 ottobre. Sono richieste inoltre: 1) la pubblicazione del presente comunicato sul sito web del Tirreno fin da subito; 2) la pubblicazione del presente comunicato sul quotidiano in edicola lunedì 13 ottobre».

L'assemblea si è inoltre espressa a favore dell'indizione di uno stato di agitazione, del blocco degli straordinari e dello stop alla produzione degli inserti. «Le giornaliste e i giornalisti del Tirreno - si legge nel documento dei lavoratori - sono fortemente preoccupate e preoccupati non solo per il provvedimento disciplinare minacciato, ma anche per le prospettive di nuovi e pesanti tagli e per una possibile riorganizzazione che potrebbe avere gravi conseguenze per la tenuta del giornale a fronte di mancati investimenti e di un piano di rilancio. Tutto questo in un quadro di delegittimazione della rappresentanza sindacale».

Contemporaneamente, «l'Associazione Stampa Toscana, sempre con il sostegno della Fnsi, diffida la Sae Toscana Srl dal continuare a intraprendere iniziative che hanno il solo scopo di delegittimare e colpire i giornalisti dirigenti sindacali. L'atteggiamento ritorsivo adottato nei confronti del componente del Cdr, che ha testimoniato all'udienza nel procedimento ex art 28 dello Statuto dei lavoratori promosso dal sindacato, rappresentato dalla contestazione disciplinare ricevuta dallo stesso ieri non può essere accettato. Colpire un sindacalista nell'esercizio delle sue funzioni (il collega infatti assisteva un altro collega in una conciliazione sindacale) è un atto gravissimo motivo per cui - concludono Fnsi, Ast e Cdr - l'Associazione Stampa Toscana proclama nei confronti della Sae Toscana Srl lo stato di agitazione sindacale in difesa dei propri iscritti e dirigenti».

Come anticipa la segretaria generale Alessandra Costante, lunedì, giorno dei risultati delle elezioni regionali in Toscana, i giornalisti del Tirreno saranno in presidio davanti alla Regione. «A raccontarla sembra una storia di padroni anni '50. E invece accade nel 2025. A 55 anni dall'approvazione dello Statuto dei Lavoratori», commenta sui social il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani. Tante le attestazioni di solidarietà subito arrivate ai colleghi, come testimoniano le prese di posizione riportate di seguito.

Il Cdr di Repubblica: «Decisione aziendale vergognosa e pericolosa»
Il Comitato di redazione di Repubblica è solidale con le colleghe e i colleghi del Tirreno, domani in sciopero contro una decisione aziendale che riteniamo vergognosa e allo stesso tempo pericolosa: colpire con un provvedimento disciplinare un componente del Cdr che stava assistendo un collega in una conciliazione sindacale.
Si tratta con ogni evidenza di un comportamento minatorio e lesivo delle libertà sindacali, come denunciato in queste ore da Fnsi, Associazione Stampa Toscana e Ordine dei giornalisti. Non possiamo quindi accettare un precedente del genere purtroppo indicativo dei tempi che stiamo vivendo, dove si aggirano sempre più numerosi editori impuri, senza scrupoli né rispetto per chi col proprio lavoro dà anima ai giornali, personaggi convinti di potersi comportare da padroni.
Il Cdr

Il Cdr del Messaggero: «Condotta della società editrice rischia di essere un grave precedente»
Il Comitato di redazione de "Il Messaggero" esprime solidarietà ai colleghi del quotidiano "Il Tirreno" in sciopero dopo la contestazione disciplinare a un componente del Comitato di redazione, per una situazione che lo vedeva impegnato nell'esercizio delle sue prerogative sindacali. Una condotta, da parte della società editrice, che rischia di essere un grave precedente, soprattutto in un momento di pesanti tagli e ulteriori sacrifici richiesti ai colleghi toscani impegnati su uno dei fronti, quello delle cronache, più faticosi - e fondanti - del giornalismo. Ridurre i costi "a tutti i costi" non può e non deve essere la via per garantire la tenuta dell'informazione in Italia, abdicando al suo rilancio.
Il Comitato di redazione de Il Messaggero

Il Cdr del Secolo XIX: «Condanniamo episodi di questo tipo e siamo vicini ai colleghi toscani»
Il Cdr del Secolo XIX esprime piena e totale solidarietà ai colleghi del Tirreno in sciopero dopo la contestazione disciplinare a un componente del Cdr per una situazione che lo vedeva impegnato nelle sue prerogative sindacali. Giudichiamo questo provvedimento gravissimo: si tratta di un'azione che ha come unico obiettivo quello di colpire giornalisti dirigenti sindacali nel corso di una durissima vertenza che ormai dura da mesi. Ci sono, con sempre maggiore frequenza nel panorama editoriale, aziende che non hanno alcuna conoscenza e nessun rispetto dei giornalisti e del loro lavoro. Come Cdr del Decimonono condanniamo episodi di questo tipo e siamo vicini ai colleghi toscani.
Il Comitato di redazione del Secolo XIX

Sciopero al Tirreno, la solidarietà del Cdr de La Sicilia
Il Comitato di redazione del quotidiano "La Sicilia" esprime solidarietà nei confronti delle giornaliste e dei giornalisti del "Tirreno", che hanno proclamato due giorni di sciopero a causa del comportamento antisindacale dei rappresentanti della società editrice. La protesta è legata all'iniziativa disciplinare avviata contro un rappresentante del Cdr del quotidiano toscano, che era impegnato nelle sue prerogative sindacali e, fra l'altro, in un momento in cui alla redazione sono stati prospettati nuovi e pesanti tagli. Una situazione inaccettabile e pericolosa, che il Cdr del quotidiano "La Sicilia" si augura possa rientrare al più presto, garantendo serenità a tutti i colleghi del "Tirreno" e una corretta informazione ai lettori della testata, per di più nei giorni delle elezioni regionali in Toscana.
Il Cdr de La Sicilia

Sciopero al Tirreno, il Cdr del Giornale di Sicilia: «Atto grave e ostile»
Attentare alle prerogative dei sindacalisti è un atto ostile, grave, sconsiderato e non giustificabile. Rivogliamo solidarietà e offriamo sostegno ai colleghi del "Tirreno" che hanno proclamato due giorni di sciopero a causa della condotta antisindacale dei rappresentanti della società editrice. La protesta è legata all'iniziativa disciplinare avviata contro un rappresentante del Cdr del quotidiano toscano, impegnato a svolgere le normali attività sindacali a sostegno dei colleghi e che giunge, peraltro, alla vigilia di ulteriori e pesanti tagli annunciati. Il momento è complicato e difficile per tutte le redazioni italiane. Dopo i tagli al personale, dopo le riduzioni degli investimenti, dopo l'incasso di tutti i finanziamenti su piazza, dopo avere opposto un muro all'ipotesi del rinnovo contrattuale, dopo avere aumentato i carichi di lavoro al limite della sopportazione, dopo tutto questo, insomma, gli editori ora vanno all'assalto anche dei rappresentanti dei lavoratori. Insomma, pretendono di finire il lavoro di azzeramento nelle redazioni mettendo a tacere i Comitati di redazione che strenuamente provano ad arginare una pericolosissima deriva occupazionale nel silenzio delle istituzioni.
Il Cdr del Giornale di Sicilia

Il Cdr della Gazzetta del Sud: «Sciopero giusta risposta ad un atto abnorme»
Il Cdr della "Gazzetta del Sud" esprime solidarietà ai colleghi del Tirreno di Livorno. La decisione di scioperare per difendere le prerogative di un collega del Comitato di redazione, colpito da un provvedimento disciplinare, è la giusta risposta ad un atto abnorme. L'auspicio è che la reazione della redazione spinga l'azienda a ritornare sui propri passi e a ripristinare corrette relazioni sindacali. Sanzionare un componente del Cdr per il comportamento a tutela della redazione tenuto ad un tavolo sindacale è un atto intimidatorio in sé e, quindi, inaccettabile.
Il Comitato di redazione della Gazzetta del Sud

Il Coordinamento dei Cdr dell'Editoriale Nazionale: «Episodio gravissimo»
Il Coordinamento dei Comitati di redazione del gruppo Editoriale Nazionale (La Nazione, il Resto del Carlino, il Giorno, Quotidiano nazionale e Quotidiano.net) esprime solidarietà ai colleghi del quotidiano Il Tirreno in sciopero dopo la contestazione disciplinare a un componente del Comitato di redazione, per una situazione che lo vedeva impegnato nelle sue prerogative sindacali. Come Coordinamento riteniamo questo provvedimento gravissimo perché ha come unico obiettivo quello di colpire i giornalisti dirigenti sindacali nel corso di una durissima vertenza che da mesi sta opponendo la redazione all'editore. Siamo quindi a fianco dei colleghi perché ora più che mai è necessario restare uniti come categoria per contrastare aziende che non hanno il minimo rispetto dei giornalisti e del loro lavoro e che hanno come unica strategia quella di ridurre i costi a danno della qualità dell'informazione.
Coordinamento dei Comitati di redazione del gruppo Editoriale Nazionale

Il Cdr della Nuova Sardegna: «Situazione allarmante»
Il Comitato di redazione de "La Nuova Sardegna" esprime solidarietà alle colleghe e ai colleghi de "Il Tirreno", che hanno proclamato due giorni di sciopero per protestare contro il comportamento antisindacale mostrato dalla società editrice, Sae Toscana, parte del gruppo Sae che edita La Nuova Sardegna. La società ha mosso una contestazione disciplinare verso un componente del Cdr durante l'esercizio delle prerogative sindacali. Un provvedimento di massima gravità e senza giustificazione, all'interno di un momento già critico per la redazione, a cui sono stati prospettati nuovi tagli. Una situazione allarmante anche per il Cdr de "La Nuova Sardegna", che auspica possa rientrare con il ritiro immediato del provvedimento in modo da garantire alle giornaliste e ai giornalisti de "Il Tirreno" di proseguire in un contesto sereno il lavoro di informazione ai lettori della testata.
Il Cdr de La Nuova Sardegna

Il Cdr dell'Unione Sarda: «Al Tirreno lese le prerogative sindacali»
Il Comitato di redazione de "L'Unione Sarda" esprime piena solidarietà al Cdr e alle colleghe e i colleghi de "Il Tirreno" che hanno proclamato due giorni di sciopero per protesta contro il comportamento antisindacale della società editrice Sae Toscana, che ha mosso una contestazione disciplinare a un componente del Cdr durante l'esercizio delle sue prerogative sindacali. Un provvedimento di eccezionale gravità e assolutamente ingiustificato, che lede le prerogative sindacali di un Comitato di redazione impegnato in una complessa vertenza.
Il Cdr dell'Unione Sarda

Sindacato giornalisti Veneto e Conferenza regionale dei Cdr «a difesa del diritto sindacale e della qualità dell'informazione»
Il Sindacato giornalisti Veneto e la conferenza regionale dei Cdr esprimono piena solidarietà alle colleghe e ai colleghi del quotidiano Il Tirreno, colpiti da un gravissimo atto ritorsivo nei confronti di un componente del Comitato di redazione, destinatario di una contestazione disciplinare per aver esercitato le proprie legittime prerogative sindacali.
Un provvedimento di questo tipo costituisce una palese violazione dell'articolo 34 del Contratto nazionale di lavoro giornalistico, che tutela l'attività dei rappresentanti sindacali nelle redazioni, e rappresenta un inquietante segnale di compressione dei diritti fondamentali di rappresentanza e di libertà sindacale.
Siamo di fronte a un gesto che mina il principio stesso di democrazia nei luoghi di lavoro e che appare tanto più grave in quanto rivolto a un sindacalista impegnato nell'assistenza a un collega durante una conciliazione. Colpire chi esercita funzioni di tutela collettiva significa colpire l'intera categoria, e con essa la libertà di stampa e di espressione che la Costituzione garantisce.
Il Sindacato giornalisti Veneto e la Conferenza regionale dei Cdr si uniscono con convinzione alla Federazione nazionale della Stampa italiana e all'Associazione Stampa Toscana nel chiedere il ritiro immediato del provvedimento disciplinare e nel diffidare la Sae Toscana Srl dal proseguire in comportamenti che configurano un evidente atteggiamento antisindacale.
Sosteniamo le redattrici e i redattori del Tirreno nella loro mobilitazione e condividiamo la preoccupazione per le prospettive di ulteriori tagli e riorganizzazioni in un contesto già segnato da carichi di lavoro insostenibili e dalla chiusura di redazioni storiche.
Difendere il diritto sindacale in redazione significa difendere la qualità dell'informazione e la dignità del lavoro giornalistico. Nessun provvedimento disciplinare potrà indebolire la solidarietà e l'unità della categoria.

Associazione della Stampa sarda: «Indispensabile il ritorno a corrette relazioni sindacali»
L'Associazione della Stampa sarda è solidale con i colleghi del Tirreno che hanno deciso due giornate di sciopero, la prima oggi, per il comportamento antisindacale della società editrice del quotidiano. La società ha mosso una contestazione disciplinare a un componente del Cdr durante l'esercizio delle sue prerogative sindacali, con un provvedimento di massima gravità e senza alcuna giustificazione. Questo avviene mentre ai colleghi del Tirreno vengono paventati nuovi tagli, e mentre davanti al giudice del lavoro è in corso una causa promossa dall'Associazione della Stampa Toscana, alla quale va la solidarietà dell'Assostampa sarda, e dal Cdr, per comportamento antisindacale. Nel constatare che è indispensabile il ritorno a corrette relazioni sindacali, l'Associazione della Stampa sarda sostiene i colleghi del Tirreno, auspicando che al più presto possano proseguire nel loro lavoro di informazione dei lettori della testata, peraltro nei giorni in cui in Toscana si svolgono le elezioni regionali.

Assostampa Sicilia: «Vicini ai colleghi del Tirreno, pronti alla mobilitazione se necessario»
«Completa solidarietà ai colleghi del 'Tirreno' in sciopero per difendere le prerogative sindacali del Comitato di redazione» viene espressa anche da Assostampa Sicilia. «Non è ammissibile - rileva il sindacato regionale - che gli editori utilizzino qualsiasi pretesto per mettere in discussione i diritti dei giornalisti già abbastanza compromessi dal ritardo del rinnovo del contratto di lavoro, su cui la Fnsi è impegnata da tempo».
Per l'Assostampa, è «impossibile soprassedere su quanto è accaduto al Tirreno. I giornalisti siciliani, se necessario sono pronti alla mobilitazione per ripristinare le regole democratiche del rapporto fra lavoratori e parte datoriale».

Sindacato Unitario Giornalisti Campania: «L'editore ritiri subito il provvedimento»
Il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania esprime piena solidarietà alle colleghe e ai colleghi del quotidiano Il Tirreno per il gravissimo atto ritorsivo nei confronti di un componente del Comitato di redazione. La contestazione disciplinare rivolta a un rappresentante sindacale per aver esercitato le proprie prerogative è un gesto inaccettabile, che lede diritti fondamentali tutelati dallo Statuto dei lavoratori e mette in discussione le garanzie di rappresentanza nelle redazioni. Il provvedimento disciplinare, che ha giustamente spinto l'assemblea dei redattori del Tirreno a proclamare lo sciopero immediato, rappresenta un attacco diretto al ruolo dei sindacati e alla libertà di stampa.
Il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania si unisce alla Fnsi e all'Ast nella diffida alla Sae Toscana Srl, chiedendo il ritiro immediato del provvedimento e il rispetto delle prerogative sindacali dei giornalisti. Colpire un sindacalista mentre svolge il proprio mandato di tutela dei colleghi, come avvenuto durante una conciliazione sindacale, è un atto che travalica ogni limite. La solidarietà dei giornalisti campani va all'intera redazione del Tirreno, che ha reagito con unità e fermezza.

Assostampa Basilicata: «Quanto accaduto è inaccettabile»
L'Assostampa Basilicata esprime piena solidarietà alle colleghe e ai colleghi del quotidiano Il Tirreno in sciopero per difendere le prerogative sindacali del Comitato di redazione. L'Associazione della Stampa di Basilicata si unisce alla Fnsi e all'Assostampa Toscana nel chiedere il ritiro immediato della contestazione disciplinare rivolta a un rappresentante del Comitato di redazione del giornale. Quanto accaduto è inaccettabile. Il provvedimento rappresenta un attacco diretto al ruolo dei sindacati, alla libertà di stampa e mette in discussione i diritti dei giornalisti già abbastanza compromessi dal ritardo del rinnovo del contratto di lavoro su cui la Federazione Nazionale della Stampa Italiana è impegnata da tempo.

Assostampa Puglia: «Sciopero giusta risposta a un atto di inaudita arroganza»
L'Associazione della Stampa di Puglia esprime solidarietà ai colleghi del Tirreno di Livorno. La decisione di scioperare per difendere le prerogative di un collega del Comitato di redazione, colpito da un provvedimento disciplinare, è la giusta risposta ad un atto di inaudita prevaricazione e arroganza. L'auspicio è che la reazione ferma e immediata della redazione spinga l'azienda a ritornare sui propri passi e a ripristinare corrette relazioni sindacali. Sanzionare un componente del Comitato di redazione per il comportamento a tutela della redazione tenuto ad un tavolo sindacale è un atto dal sapore vagamente intimidatorio che, da chiunque adottato, va respinto con decisione e denunciato in ogni sede. Giù le mani dai diritti sindacali.

Sindacato del Trentino-Alto Adige: «Un attacco a tutta la categoria dei giornalisti»
Il Sindacato Giornalisti del Trentino-Alto Adige solidarizza con Cdr e redazione del Tirreno, assistita dall'Associazione Stampa Toscana, nella dura vertenza che la oppone all'azienda con due giornate di sciopero e stigmatizza il comportamento antisindacale che ha colpito un componente del Cdr raggiunto da una contestazione disciplinare. L'attacco alle più elementari regole sindacali, costituzionalmente garantite, rappresenta un attacco a tutta la categoria dei giornalisti, da respingere fermamente. I colleghi del Tirreno non sono soli, ma devono essere consapevoli di potere contare sulla solidarietà di tutti i colleghi».

Lo «sconcerto» dell'Associazione della Stampa Emilia-Romagna
L'Associazione della Stampa Emilia-Romagna ha appreso con sconcerto della contestazione disciplinare a carico di un giornalista della redazione del Tirreno, per una situazione che lo vedeva impegnato nelle sue prerogative sindacali: il collega fa infatti parte del Comitato di redazione. Aser esprime piena solidarietà al giornalista e alla redazione del quotidiano toscano che ha deciso all'unanimità uno sciopero immediato e proclamato una ulteriore giornata di sciopero per lunedì 13. Quello che riguarda il componente del Cdr del Tirreno è un atteggiamento di eccezionale gravità perché ha come obiettivo quello di colpire i giornalisti dirigenti sindacali nel corso di una durissima vertenza che da mesi sta opponendo la redazione all'editore. Per questo il provvedimento deve essere ritirato nei modi e nei tempi chiesti dalla redazione.

Sigim: «Quanto accaduto va respinto in blocco dall'intera categoria»
Il Sindacato Giornalisti Marchigiani formula la più completa e totale solidarietà ai colleghi del quotidiano Il Tirreno, costretti a 2 giornate di sciopero a seguito del comportamento antisindacale dell'Editrice Sae Toscana. La dura vertenza in corso da mesi ha visto la controparte rivolgere una contestazione disciplinare a un componente del Comitato di redazione impegnato nelle sue prerogative sindacali. Un episodio di inaudita gravità che ha come unico obiettivo colpire la redazione e i giornalisti dirigenti sindacali nel tentativo di condizionarne il loro operato. Una simile linea non può passare come circoscritta alla sola contrapposizione tra le parti del quotidiano livornese, ma va respinta in blocco dall'intera categoria, impegnata oggi più che mai a contrastare la volontà datoriale di ridurre i costi a danno della qualità dell'informazione.

Assostampa Ligure e Odg Liguria: «Vicini alla redazione del Tirreno»
L'Associazione Ligure dei Giornalisti e l'Ordine Ligure dei Giornalisti esprimono piena e totale solidarietà ai colleghi del Tirreno in sciopero dopo la contestazione disciplinare a un componente del Cdr del quotidiano toscano per una situazione che lo vedeva impegnato nelle sue prerogative sindacali. Si tratta di un'azione che ha come unico obiettivo quello di colpire giornalisti dirigenti sindacali nel corso di una durissima vertenza che ormai dura da mesi. Ci sono, con sempre maggiore frequenza nel panorama editoriale, aziende che non hanno nessun rispetto dei giornalisti e del loro lavoro e tutto questo è inaccettabile.

Usigrai: «Solidarietà alla redazione del Tirreno»
Il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai esprime piena solidarietà al Cdr e alla redazione del Tirreno. L'azienda editrice ha tentato, con un provvedimento disciplinare nei confronti di un componente del Comitato di redazione, di interferire nell'attività sindacale. Si tratta di un provvedimento del tutto ingiustificato e come tale va ritirato nei modi e nei tempi chiesti dalla redazione che per questo ha proclamato lo sciopero. Siamo vicini a colleghe e colleghi che sosterremo fino a soluzione della vertenza.

Ungp: «Dall'azienda decisione ingiustificabile»
L'Unione Nazionale Giornalisti Pensionati esprime totale solidarietà al Cdr e ai colleghi del Tirreno per il provvedimento disciplinare inflitto ad un membro del Comitato di redazione. Una decisione, quella dell'azienda, ingiustificabile, illegale ed anche incostituzionale. Le libertà e i diritti della rappresentanza sindacale non possono essere in alcun modo messe in discussione.

Al fianco delle colleghe e dei colleghi del Tirreno e del sindacato anche il Consiglio nazionale e il Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti della Toscana, la Cgil Toscana e la Slc Cgil Livorno. (mf)

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