Fnsi e Asr hanno depositato il ricorso per comportamento antisindacale
contro Mediaset. Mentana denuncia Fnsi e Asr per diffamazione. Serventi: "Ben venga la querela"
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione della Stampa Romana comunicano: “I legali della Federazione Nazionale della Stampa e dell’Associazione Stampa Romana hanno depositato stamane presso la cancelleria del Tribunale di Roma un ricorso ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori per ottenere le sanzioni previste per il comportamento antisindacale assunto dalle Reti Televisive Italiane S.p.A. (Mediaset). La denuncia si riferisce a quanto accaduto al Tg5 in occasione dello sciopero nazionale dei giornalisti del 20 dicembre scorso. In quella circostanza, come è detto nel testo del ricorso, l’azienda, attraverso le iniziative del direttore Enrico Mentana, non si è limitata ad utilizzare i giornalisti non scioperanti presenti in redazione, ma ha operato “una momentanea e radicale riorganizzazione del lavoro, utilizzando giornalisti in mansioni inferiori, richiamandone alcuni in servizio mentre il 20 dicembre non avrebbero dovuto fornire prestazione lavorativa, sostituendo giornalisti ancor prima dell’inizio dello sciopero e richiamando persino giornalisti occupati in altre testate”. La Fnsi e l’Asr sottolineano che questi comportamenti sono stati attuati “in palese violazione di norme di legge e del contratto collettivo dei giornalisti”. Nel ricorso si sottolinea, fra l’altro, che il direttore Mentana, durante la giornata di astensione dal lavoro e nei giorni successivi, “ha assunto atteggiamenti offensivi, gravi ed intimidatori nei confronti dei componenti del comitato di redazione, cercando di impedire il libero esercizio delle prerogative riconosciute dalla legge e dal contratto alla rappresentanza sindacale aziendale.” ------------------------------------------------------ Il direttore del Tg5 Enrico Mentana ha reso noto di aver denunciato questa mattina la Federazione nazionale della Stampa e l'Associazione stampa romana per diffamazione continuata e aggravata in seguito alle accuse "reiterate e immotivate di comportamento antisindacale". L'annuncio di Mentana segue la conclusione dell'istruttoria avviata qualche giorno fa da Fnsi e Asr che ha portato i due sindacati alla presentazione in tribunale di un ricorso ex art.28 per comportamento antisindacale. "Sfido chiunque - ha detto Mentana - a esibire un qualsiasi esempio di comportamento antisindacale. Quel che rode alle due organizzazioni sindacali è che una parte cospicua dei giornalisti abbia scelto, di fronte ad uno sciopero che rischiava di mescolarsi ambiguamente a quello della Rai, di non astenersi dal lavoro. Gli stentorei comunicati delle due associazioni offendono loro, me e il tg che dirigo ed è mio dovere difendere la nostra onorabilità". Nell'istruttoria realizzata da Fnsi e Asr per verificare quanto è successo il 20 dicembre scorso nella redazione del Tg5 "sono stati identificati 18 comportamenti antisindacali, 17 dei quali attribuiti al direttore del Tg5 Enrico Mentana". A ribadirlo è il segretario generale del sindacato dei giornalisti aolo Serventi Longhi che ha replicato così alla notizia di una querela per diffamazione presentata nei confronti di Fnsi e Asr da Mentana. "Ben venga la querela del direttore Mentana - ha detto Serventi Longhi - questo vuol dire che avremo non una sola bensì due sedi giudiziarie per verificare i fatti". "Al di là delle offese, su cui deciderà l'autorità giudiziaria, sottolineo che gli elementi già contestati all'Associazione stampa romana e alla Fnsi rimangono senza risposta: il fatto è che non ci sono nomi e circostanze e si sono inventati tutto". Così il direttore del Tg5, Enrico Mentana, risponde alle accuse nei suoi confronti mosse dal sindacato dei giornalisti, Fnsi e Associazione Stampa romana. "La cosa grave - continua Mentana - è che Asr e Fnsi nell'attività istruttoria compiuta prima di definire le loro insultanti posizioni non hanno consultato nessun giornalista del Tg5 che ha lavorato nel giorno di sciopero. L'istruttoria è stata compiuta unilateralmente e senza sentire la versione degli interessati. Tutti avrebbero confermato di aver lavorato nei termini previsti dal contratto nazionale di lavoro e senza violazioni nè nello spirito, nè nella forma, della solidarietà sindacale o professionale. Quello che rode a Stampa romana e Fnsi - conclude il direttore - è in realtà che lo sciopero non abbia funzionato al Tg5: ma questo è un problema di politica sindacale non di vendette giudiziarie". (ANSA).