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Fnsi 26 Giu 2003

Fnsi a grande maggioranza: gli scioperi in difesa della libertà di informazione sono riusciti Offensiva a tutto campo per i rinnovi contrattuali I documenti approvati

Fnsi a grande maggioranza: gli scioperi in difesa della libertà di informazione sono riusciti Offensiva a tutto campoper i rinnovi contrattualiI documenti approvati

Fnsi a grande maggioranza:
gli scioperi in difesa
della libertà
di informazione
sono riusciti
Offensiva a tutto campo
per i rinnovi contrattuali
I documenti approvati

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: Il Consiglio Nazionale della Fnsi riunito a Roma il 25 e 26 giugno approva il seguente ordine del giorno con 59 voti favorevoli, 15 contrari e 1 astenuto. “Il Consiglio Nazionale della Fnsi riunito a Roma il 25 e 26 giugno con all’ordine del giorno i temi dell’autonomia e della libertà di stampa, dei diversi rinnovi contrattuali in corso, del bilancio federale, approva le scelte e le indicazioni contenute nella relazione del Segretario Generale Paolo Serventi Longhi. In particolare, il Cn della Fnsi esprime il proprio ringraziamento ai giornalisti italiani per l’adesione massiccia agli scioperi indetti per difendere l’autonomia e la qualità dell’informazione da tutti i poteri. Non si tratta soltanto delle pure gravissime vicende che negli ultimi mesi hanno coinvolto la Rai e il Corriere della Sera: tutto il mondo dell’informazione sta assistendo con preoccupazione a un restringimento degli spazi di libertà. E non si tratta neppure di una posizione politica nei confronti della presente maggioranza di governo: è un problema che nasce da lontano e che riguarda anche il ruolo, gli interessi, le posizioni degli editori. In questo contesto, il Cn della Fnsi non può tuttavia non sottolineare come alcuni interventi legislativi già compiuti o ancora in discussione rappresentino una minaccia seria alla libertà e al pluralismo. La legge Gasparri sull’emittenza rischia per esempio di diventare un grimaldello contro la libera informazione se prevede limiti antitrust, come quelli ipotizzati dal governo, così vasti da diventare finti. Lo stesso vale per le norme sulla diffamazione, dove i giornalisti sono esattamente nel mezzo del mirino. Senza parlare degli interventi sulle tariffe postali, che sta strangolando centinaia di piccole iniziative editoriali, ma soprattutto della legge che fin dall’inizio di questa legislatura era stata promessa e che ancora tarda ad essere varata, con effetti distorsivi anche corposi sui flussi pubblicitari e sugli stessi assetti proprietari dell’informazione: la legge sul conflitto di interesse. Il Cn della Fnsi approva quindi la scelta di proseguire l’iniziativa del sindacato nazionale dei giornalisti sui temi generali, coniugandola con gli sforzi necessari per chiudere positivamente le diverse vertenze contrattuali in atto. Anche in questo contesto il Cn della Fnsi approva la conferma del progetto congressuale di ampliare la copertura sindacale e contrattuale a tutti coloro che vivono di giornalismo e invita la Giunta a proseguire le trattative per ottenere contratti che regolarizzino i colleghi degli uffici stampa e dei piccoli periodici, rinnovi di accordi che migliorino le condizioni dei giornalisti impiegati nell’emittenza locale (contratto Fnsi-Aeranti-Corallo) e nei giornali elettronici (allegato N al contratto Fnsi-Fieg) e intese con la Fieg per garantire il lavoro dei colleghi liberi professionisti, il cui numero (dati Inpgi) ha ufficialmente superato quello dei giornalisti dipendenti. Il Cn della Fnsi invita la Giunta e la Commissione Contratto a stringere anche le trattative per il rinnovo della parte economica del contratto nazionale dei giornalisti dipendenti, respingendo le posizioni provocatorie della Fedrazione italiana editori giornali e lanciando un’offensiva a tutto campo per ottenere una giusta remunerazione del lavoro giornalistico. Il Cn della Fnsi invita, inoltre, la Giunta federale a mantenere una linea di estrema fermezza nelle vertenze per le ristrutturazioni. Gli editori continuano a lanciare piani che presuppongono il prepensionamento dei giornalisti per poi affidare pezzi importanti dei prodotti giornalistici a services esterni difficilmente controllabili sul piano del rispetto contrattuale e della qualità. Fermo restando l’impegno a intervenire a favore delle testate effettivamente in crisi, a questa linea oltranzista e estremista degli editori bisogna continuare a dire di no con il massimo della fermezza. Anche a salvaguardia dell’Inpgi. Il Cn della Fnsi invita la Giunta federale a prevedere per il prossimo autunno una fase di riflessione sul sindacato nazionale dei giornalisti, i suoi impegni, la sua organizzazione. Anche in vista dell’avvio dei lavori per la predisposizione di una piattaforma innovativa per la scadenza quadriennale del contratto, prevista per il 2005.” Il Consiglio Nazionale della Stampa, riunito a Roma il 25 e 26, giugno approva il bilancio federale, apprezzando il lavoro compiuto dall’amministrazione e dall’apparato tecnico della Fnsi, oltre che quello della giunta. L’aumento del lavoro sindacale per la moltiplicazione delle vertenze contrattuali e per l’apertura di diversi fronti crea le condizioni per un aumento della spesa. Il Cn della Fnsi impegna dunque la giunta a avviare una riflessione, oltre che sui risparmi come ha già cominciato a fare, sulle entrate. Approvato all’unanimità. DELIBERA Il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana riunito in Roma il 25-26 giugno 2003; preso in esame – ai sensi dell’art. 39 dello Statuto federale il Bilancio Consuntivo della F.N.S.I. per l’esercizio 2002 udita la relazione della Giunta Esecutiva udita la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti delibera di approvare il bilancio consuntivo della F.N.S.I. per l’esercizio 2002 e di ripianare il disavanzo di esercizio di € 179.482,63 utilizzando il Fondo di Solidarietà Sindacale. Approvato all'unanimità Il Consiglio Nazionale della Stampa, riunito a Roma il 25 e 26 giugno, ha appreso con viva soddisfazione che l’Inps, avviando i corsi di formazione per i dipendenti dell’Istituto che abbiano svolto mansione di responsabili delle relazioni esterne e dei rapporti con gli organi di informazione, ha iniziato la procedura di attuazione della legge 1550 del 2000 sugli uffici stampa. Il Consiglio Nazionale ricorda ai vertici dell’Istituto Previdenziale che tale opportunità, come prevede la legge, deve essere offerta anche ai giornalisti, in possesso, per l’iscrizione agli albi professionali, di una professionalità specifica nell’area dell’informazione e della comunicazione ed impegna la giunta a vigilare, come sembra sia accaduto in Sicilia, su quei casi di presunta discriminazione derivanti dall’applicazione arbitraria di una circolare interna dell’Istituto Previdenziale che escluderebbe dai corsi alcune categorie di funzionari, tra cui un giornalista, che ha esercitato per anni le funzioni di informazione. Approvato all’unanimità. Il Consiglio Nazionale della Stampa, riunito a Roma il 25 e 26 giugno, esprime solidarietà al Segretario dell’Associazione Siciliana della Stampa ed ai tre consiglieri siciliani della FNSI, minacciati di querela dal Direttore della “Gazzetta del Sud” di Messina per il contenuto di due comunicati diffusi in occasione dello sciopero dei giornalisti proclamato dalla FNSI il 10 giugno a difesa della libertà di stampa ed al quale il quotidiano non ha aderito, rompendo per la prima volta in Sicilia il fronte sindacale. La Federazione della stampa, nel momento in cui il Parlamento si accinge a modificare per legge la norma del codice penale sulla diffamazione a mezzo stampa, deplora il comportamento del direttore della “Gazzetta del Sud” che minaccia di querelare dirigenti sindacali per affermazioni di carattere sindacale fatte nell’espletamento delle loro funzioni. La Federazione della stampa, nell’esprimere sdegno e condanna per l’episodio, informa che tutelerà gli interessi dei propri dirigenti in tutte le sedi. Approvato all’unanimità.

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