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Sindacale 30 Lug 2010

Ferie forzate al Giornale di Feltri, la Fnsi: "Bloccare atti unilaterali di sospensione nella redazione romana e di altre pagine locali"

“La decisione della società editrice de Il Giornale di mettere forzatamente in ferie per ben due mesi consecutivi i giornalisti addetti alla redazione romana e ad altre pagine locali, interrompendone di fatto le pubblicazioni, è soltanto un atto di provocazione nei confronti della redazione e della sua rappresentanza sindacale e di grave irresponsabilità, per la fase delicata che l’azienda sostiene di attraversare e che l’ha portata ad avanzare la richiesta di riconoscimento di crisi.

“La decisione della società editrice de Il Giornale di mettere forzatamente in ferie per ben due mesi consecutivi i giornalisti addetti alla redazione romana e ad altre pagine locali, interrompendone di fatto le pubblicazioni, è soltanto un atto di provocazione nei confronti della redazione e della sua rappresentanza sindacale e di grave irresponsabilità, per la fase delicata che l’azienda sostiene di attraversare e che l’ha portata ad avanzare la richiesta di riconoscimento di crisi.

Il piano di ristrutturazione dell’azienda è arrivato sul tavolo per la trattativa alla cognizione delle parti, assistite dalle organizzazioni nazionali e territoriali. Forzare la situazione e anticipare soluzioni non concordate non aiuta né ad accelerare né a favorire una intesa. Non è, inoltre, accettabile e anzi può compromettere gli esiti del confronto.
L’azienda non può non ignorare che l’assemblea dei suoi redattori ha respinto il piano e che per raggiungere un accordo condiviso occorre percorrere sino in fondo la via del confronto e procedere ad ogni necessario approfondimento e ad ogni verifica.
Gli atti unilaterali di provocazione non ci aiutano, anzi, rischiano di inasprire una situazione già difficile e di allungare i tempi. Per questo, la Federazione della Stampa e le Associazioni territoriali di stampa interessate (Lombarda, Romana e Ligure) rivolgono all’editore de Il Giornale l’invito a recedere dalla decisione di sospendere le pubblicazioni dell’edizione romana e delle altre edizioni territoriali interessate in attesa di avviare e concludere le procedure di confronto previste dalle leggi e dal contratto di lavoro”. COLPO DI MANO A IL GIORNALE CHIUSE “PER FERIE” LE PAGINE ROMANE, L’ASR DÀ MANDATO AI SUOI LEGALI DI PERSEGUIRE OGNI VIOLAZIONE
Chiusa per ferie? Nell’estate più calda della politica italiana da anni a questa parte, la redazione romana de Il Giornale, pagine locali, mette in libertà i suoi redattori e sospende le pubblicazioni. Una decisione unilaterale che di fatto anticipa una parte del piano di ristrutturazione presentato alla Fnsi e alle Associazioni Regionali. Un pessimo inizio di confronto, sbattuto in faccia al sindacato prima ancora che si apra una vera e propria trattativa.
“Se il buongiorno si vede dal mattino – afferma il segretario della Asr Paolo Butturini – non sarà facile affrontare una discussione serena con una controparte che pretende di dettare tempi e modi del confronto, senza rispettare l’autonomia delle redazioni e la professionalità dei suoi giornalisti. Evidentemente in casa Berlusconi ci sono opinioni diverse sulla crisi economica, mentre il Premier va ripetendo che siamo già proiettati nella ripresa, suo fratello Paolo parla di effetti ancora tutti da verificare e su queste basi presenta alle parti sociali un piano che prevede il taglio di quasi il 40% dei redattori. L’associazione Stampa Romana ha già respinto al mittente, d’accordo con la redazione romana, i contenuti del piano di ristrutturazione, giudicandoli inaccettabili, sia perché carenti sotto il profilo delle motivazioni, sia perché privi una qualsiasi progettualità di sviluppo e riposizionamento sul mercato. La decisione di chiudere di fatto le pagine romane, pur mascherata da sospensione, è un atto miope e arrogante che non resterà senza conseguenze sul piano dell’iniziativa sindacale. L’Asr ha già dato mandato ai suoi legali di monitorare attentamente l’evolversi della situazione e le decisioni aziendali per perseguire qualsiasi comportamento che sia identificabile come violazione del contratto e delle leggi. L’Asr tutelerà individualmente e collettivamente i colleghi romani per difenderne i diritti e la professionalità”.

@fnsisocial

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