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Vertenze 27 Lug 2015

Esperia Tv, l’azienda diserta l’incontro con il Prefetto. Il Sindacato della Calabria: “L’ufficio legale già al lavoro”

Si è svolto a Crotone l’incontro tra il Prefetto Vincenzo De Vivo e i sindacati (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil e Sindacato dei giornalisti della Calabria) chiamati a difendere i lavoratori di Esperia Tv, l’emittente locale che tanto ha fatto discutere nelle scorse settimane per le ultime decisioni prese nei confronti dei propri dipendenti. L’azienda non si è presentata all’incontro, ma il Sindacato dei giornalisti non demorde: “L’ufficio legale del Sindacato giornalisti della Calabria è già al lavoro sia per impugnare i licenziamenti illegittimi, che per denunciare per comportamento antisindacale un’azienda che persiste in comportamenti di inaudita gravità”, ha anticipato a fine incontro il segretario regionale Carlo Parisi.

Si è svolto a Crotone l’incontro tra il Prefetto Vincenzo De Vivo e i sindacati (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil e Sindacato dei giornalisti della Calabria) chiamati a difendere i lavoratori di Esperia Tv, l’emittente locale che tanto ha fatto discutere nelle scorse settimane per le ultime decisioni prese nei confronti dei propri dipendenti. L’azienda non si è presentata all’incontro, ma il Sindacato dei giornalisti non demorde: “L’ufficio legale del Sindacato giornalisti della Calabria è già al lavoro sia per impugnare i licenziamenti illegittimi, che per denunciare per comportamento antisindacale un’azienda che persiste in comportamenti di inaudita gravità”, ha anticipato a fine incontro il segretario regionale Carlo Parisi.

Sindacato Giornalisti della Calabria, Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il Prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, per sottoporre all’attenzione del rappresentante del governo la situazione degli ultimi quattro lavoratori licenziati dall’emittente locale negli ultimi giorni.
Al tavolo mancava l’azienda, che in una missiva indirizzata al Prefetto ha disconosciuto l’esistenza della vertenza, “quasi a voler sottolineare – come riporta il sito Giornalistitalia.it – che la cacciata dei giornalisti Angela Bentivoglio e Antonietta Marazziti, del tecnico Gianluca Basile e dell’amministrativo Paolo Polimeni rappresenti un capitolo chiuso di un fatto privato”.
“È evidente – ha detto il prefetto di Crotone – che l’azienda si è sottratta al confronto, che non era altro che un tentativo di mediazione svolto nelle mie funzioni di garanzia per la composizione dei conflitti sociali. Informerò il governo di questo comportamento. La posizione dell’azienda è legittima, ma non comprensibile”.
Una posizione che non cambia, ad ogni modo, le intenzioni del Sindacato dei giornalisti della Calabria, il cui segretario Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi, rammentando il secondo ko inflitto all’azienda sull’illegittimo licenziamento di Rossana Caccavo, con tanto di condanna al pagamento di stipendi, contributi e spese legali e reintegro della giornalista sul posto di lavoro, nel ringraziare il Prefetto De Vivo per il suo “tempestivo, saggio, fermo e appassionato interessamento”, ha infatti annunciato che “l’ufficio legale del Sindacato giornalisti della Calabria è già al lavoro sia per impugnare i licenziamenti illegittimi, che per denunciare per comportamento antisindacale un’azienda che persiste in comportamenti di inaudita gravità. Comportamenti – ha aggiunto Parisi – che dovrebbero far riflettere seriamente quanti dovessero essere tentati di rimpiazzare, a vario titolo, i colleghi licenziati, prestandosi ad operazioni di sciacallaggio che saranno, naturalmente, denunciati agli organismi competenti”.
Parisi, al tavolo prefettizio assieme alle giornaliste licenziate Angela Bentivoglio e Antonella Marazziti, ai consiglieri regionali Rossana Caccavo e Raffaella Salamina ed ai delegati Rolando Belvedere e Massimo Carlozzo, ha ripercorso le tappe della vicenda, ribadendo che il licenziamento si configura come un “provvedimento chiaramente ritorsivo nei confronti delle colleghe che si sono giustamente rifiutate di firmare un accordo di cassa integrazione con riduzione dell’orario del lavoro del 50% in violazione della legge perché preteso senza l’avvio della procedura e in assenza del sindacato”.
Rifiuto al quale Esperia TV ha risposto con la grottesca mail che con la quale l’amministratore delegato Marrelli intimava: “In attesa e fino a formale provvedimento di licenziamento o risoluzione consensuale, la prestazione di lavoro è sospesa con correlata sospensione della retribuzione. Il provvedimento di sospensione è con effetto immediato”. Mail seguita dalle lettere di licenziamento contenenti, tra l’altro, la motivazione dettata “dall’impossibilità di ricorrere ad ammortizzatori sociali (Cigs in deroga)”, falsamente attribuita all’“assenza del verbale di adesione da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del patto regionale”.
“Esperia TV – ha, infatti, ricordato Parisi – non ha mai inviato al Sindacato dei giornalisti, l’unico titolato a rappresentare i colleghi assunti con contratto di lavoro Fnsi-Aeranti Corallo ed iscritti al sindacato, alcun tipo di comunicazione relativa a dichiarati stati di crisi, tantomeno ha discusso, ipotizzato o concordato alcun verbale d’intesa sindacale”.
In piena sintonia con il Sindacato dei giornalisti, i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil, che all’unisono hanno sottolineato che “l’assenza dell’azienda denota la mancanza di rispetto dei confronti delle stesse organizzazioni sindacali, dei lavoratori e anche del Prefetto”. Nel ringraziare il rappresentante territoriale del Governo “per la celerità e la disponibilità”, Cgil-Cisl-Uil hanno annunciato che, assieme alla Fnsi, si rivolgeranno “alle autorità competenti (Magistratura, Tribunale del Lavoro, ecc.) per far valere le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori impattati dalla scellerata decisione aziendale di licenziare illegittimamente i quattro lavoratori”. (da www.giornalistitalia.it)

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