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Sindacale 01 Ago 2007

E-Polis, cassaintegrazione per 136 giornalisti Fnsi e Ars: “Solidali con i colleghi, i guasti degli editori non sono più sopportabili”

“Da oggi, e per un massimo di 24 mesi, i giornalisti delle testate E-Polis del gruppo di Niki Grauso sono in cassa integrazione. L’accordo è stato siglato al Ministero del Lavoro dai rappresentati dell’azienda con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, le Associazioni Regionali di Stampa della Campania, dell’Emilia Romagna, del Lazio, della Lombardia, della Sardegna, della Toscana e del Veneto, e il Comitato di redazione del gruppo E-Polis.

“Da oggi, e per un massimo di 24 mesi, i giornalisti delle testate E-Polis del gruppo di Niki Grauso sono in cassa integrazione. L’accordo è stato siglato al Ministero del Lavoro dai rappresentati dell’azienda con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, le Associazioni Regionali di Stampa della Campania, dell’Emilia Romagna, del Lazio, della Lombardia, della Sardegna, della Toscana e del Veneto, e il Comitato di redazione del gruppo E-Polis.

La cassa integrazione riguarda 136 giornalisti (di cui 63 a tempo determinato occupati nelle 7 regioni in cui il gruppo Grauso ha editato le testate con i nomi delle città o, come in Sardegna (cuore del progetto), della regione. Il ricorso a questo ammortizzatore sociale è risultato, in questa fase, l’unica possibilità idonea ad offrire una copertura ai giornalisti che dal 17 luglio scorso hanno dovuto interrompere l’attività per la sospensione delle pubblicazioni dei quotidiani gratuiti di Grauso in seguito all’esposizione finanziaria nei confronti dello stampatore che, perciò, aveva dichiarato l’impossibilità a proseguire l’attività di stampa e alla mancata ricapitalizzazione dell’azienda. La cassa integrazione, già applicata dallo stampatore ai poligrafici e annunciata dall’editore per i dipendenti amministrativi, è finalizzata alla ripresa delle pubblicazioni attraverso un piano di recupero dei giornalisti dipendenti a tempo indeterminato, non appena matureranno le condizioni finanziarie e societarie per il riavvio. È stato concordato anche che in caso di ripresa, esaurito il riassorbimento dei giornalisti in Cigs, titolari di contratti a tempo indeterminato, dovranno essere richiamati in servizio prioritariamente quanti avevano contratti a termine. Entro ottobre sarà fatta la prima verifica, ma si procederà anche prima se – come l’azienda ipotizza – una graduale riapertura risulterà possibile già a settembre. La Fnsi e le Associazioni Regionali di Stampa confermano il pieno sostegno a tutti i colleghi nella tutela di ogni diritto professionale ed economico . Una ulteriore particolare azione solidale del Sindacato sarà svolta per assicurare il rispetto dei diritti maturati da centinaia di colleghi collaboratori o comunque inquadrati sinora con rapporti di lavoro autonomo. Per essi all’azienda è stato chiesto di liquidare nei tempi più brevi possibili competenze arretrate che nella maggior parte dei casi riguardano gli ultimi 6 mesi. Il Sindacato dei giornalisti, nella difficile situazione di E-Polis, si conferma pilastro delle tutele sociali ma è costretto a rilevare come deficitarie organizzazioni imprenditoriali possano sfociare in gravi instabilità dai costi sociali pesanti, che in questo caso sono tutti a carico del Sindacato e della previdenza di categoria. Questo è un motivo di allarme ulteriore che deve far riflettere tutti. Le casse della categoria ma neanche quelle pubbliche potranno reggere a lungo per guasti di questo tipo, su cui comunque un ulteriore monitoraggio della situazione reale dovrà esser fatto.”

@fnsisocial

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