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Cdr 29 Feb 2008

Ennesima aggressione nei confronti di giornalisti Il duro comunicato del Cdr di Skysport Fnsi: "Pieno sostegno ai colleghi minacciati"

Il Comitato di redazione di Skysport esprime il suo sdegno per la barbara, incivile e vigliacca aggressione verbale nei confronti del collega Fabio Caressa, del responsabile della Comunicazione di Skysport Tullio Camiglieri e degli opinionisti Beppe Bergomi e Massimo Mauro

Il Comitato di redazione di Skysport esprime il suo sdegno per la barbara, incivile e vigliacca aggressione verbale nei confronti del collega Fabio Caressa, del responsabile della Comunicazione di Skysport Tullio Camiglieri e degli opinionisti Beppe Bergomi e Massimo Mauro

"Un episodio - prosegue la nota del Cdr di Skysport - reso ancor più grave dal fatto che i responsabili di questi comportamenti sono personaggi che usufruiscono di un mezzo come quello radiofonico per minacciare e alzare la tensione senza rendersi conto delle conseguenze dei loro atti. Chiediamo con forza alla Lega calcio che venga fatto rispettare il codice di autoregolamentazione e quello etico e che coloro che l’hanno palesemente violato vengano sanzionati". La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Ripetute violazioni del ‘Codice Media e Sport’ da parte di emittenti locali, ultime in ordine di tempo quelle a giornalisti, opinionisti e dirigenti di Skysport da parte di una radio romana, esigono immediate verifiche da parte dell’Autorità delle comunicazioni per eventuali sanzioni previste dallo stesso codice. Questa verifica è essenziale affinché Coni, Federazioni sportive e Ussi possano adottare anche provvedimenti di loro competenza. La Fnsi esprime piena solidarietà e pieno sostegno ai colleghi minacciati e al comitato di redazione di Skysport”. CALCIO: ROMA; TIFOSI ALLA RADIO, ACCUSE CONTRO ROSETTI E SKY - ASCOLTATORI CRITICANO TELECRONISTI: HANNO COPERTO ERRORI ARBITRO Dallo stadio di San Siro all'etere romano. Il triplice fischio dell'arbitro Rosetti da una parte ha chiuso il match scudetto tra Inter e Roma, dall'altra ha scatenato la rabbia del popolo giallorosso che da sempre utilizza come cassa di risonanza le molteplici trasmissione radiofoniche che si occupano quotidianamente delle vicissitudini, sportive e non, del club della famiglia Sensi. Sotto accusa è finito il direttore di gara torinese colpevole, secondo i radioascoltatori, di avere falsato il risultato finale della partita con i due cartellini gialli in un minuto sventolati nei confronti del difensore francese Mexes. Tra i più adirati soprattutto gli ascoltatori della trasmissione 'Te la do io Tokyo' condotta da 'Marione' su Rete Sport. Ma l'arbitro Rosetti non è l'unico bersaglio del malcontento che quest'oggi sta uscendo dai ripetitori radiofonici giallorossi. A fargli compagni c'è anche Sky e, più precisamente, la coppia di telecronisti formata da Caressa e Bergomi. Secondo gli ascoltatori, che hanno minacciato di disdire anche gli abbonamenti alla tv satellitare, i due hanno "coperto" gli errori di Rosetti, non dando in sede di commento il giusto peso agli episodi che lo hanno visto protagonista (vedi l'espulsione di Mexes), facendo invece risaltare il pareggio finale come un risultato scaturito soprattutto dalla mancanza di cinismo della Roma, che in più di un'occasione non avrebbe avuto la capacità di chiudere la gara. Assieme a Caressa e Bergomi, Sky viene attaccata dai tifosi romanisti anche per il troppo spazio concesso all'opinionista Massimo Mauro nel post-partita, anche lui reo di non aver evidenziato a dovere le decisioni di Rosetti. Le polemiche nei confronti di Sky, emerse dalle radio della capitale, sembrano fare il paio con una battuta del tecnico della Roma, Luciano Spalletti, proprio alla vigilia della partita scudetto contro l'Inter. L'allenatore, infatti, aveva dichiarato di avere detto a Bruno Conti (direttore tecnico giallorosso) "di andare a fare l'opinionista a Sky, così si pareggia qualche situazione e vediamo di avere qualche consenso su qualche situazione di commento". (ANSA) CALCIO: ROMA; SKY 'AGGRESSIONE VIGLIACCA,INTERVENGA LA LEGA' "Tutte le critiche sono permesse, le minacce no. Questa ssione vigliacca, hanno dato perfino i nostri numeri di telefono e i nostri indirizzi mail. I nostri legali valuteranno se ci sono gli estremi per una denuncia. È auspicabile che la Lega intervenga". Sky reagisce così al tam-tam mediatico delle radio romane e in particolare a quello che Tullio Camiglieri, responsabile della comunicazione di Sky, definisce un "uso criminale" del mezzo radiofonico da parte di Mario Corsi, detto 'Marione', ex leader della curva sud oggi conduttore radiofonico di Rete Sport. A scatenare le critiche della radio e dei tifosi, intervenuti in trasmissione, la telecronaca di mercoledì sera di Sky: sul banco degli imputati Caressa e Bergomi, ma anche Mauro, Sconcerti e anche lo stesso Camiglieri. I primi sono stati tacciati di faziosit pro-Inter e di un atteggiamento troppo comprensivo contro i presunti errori di Rosetti, specialmente in occasione dell'espulsione di Mexes. "È tutto il giorno che ci insultano - si sfoga Camiglieri - Utilizzano la radio come strumento di insulto personale prendendo la partita di ieri come spunto, al di là di ogni immaginazione e di codice etico. Questa radio che trasmette in base a una concessione pubblica, deve rispondere al codice di autoregolamentazione e a quello etico". Nulla di personale con la societ giallorossa: "Ho troppa stima per la famiglia Sensi per essere certo che non condivida l'atteggiamento della radio. La Roma non c'entra nulla". "È una cosa intollerabile - conclude Camiglieri -. Ci sforziamo tutti affinch il calcio sia pi civile, di tenere i toni bassi, e poi capitano cose così sconcertanti". Niente da eccepire, naturalmente, da parte di Camiglieri, sulla telecronaca e i commenti post-partita: "Non li ho nemmeno sentiti, ma non voglio entrare nel merito della questione. Dico solo che sono tutti ottimi professionisti". Non è la prima volta che 'Marione' e la sua radio si scagliano contro Sky. In passato il popolare conduttore era arrivato perfino a incitare i tifosi a disdire l'abbonamento con l'emittente accusandola di penalizzare la Roma. (ANSA)

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