L'editore Giorgio Panto e' morto precipitando con il suo elicottero nella laguna di Venezia. Secondo le prime informazioni, l'incidente, nel quale un' altra persona e' rimasta ferita, e' avvenuto intorno alle 16 tra l'isola di Burano e Treporti
Panto, e' molto noto per essere proprietario di varie televisioni (Antenna 3, Telenordest, Telealtoveneto) e anche per essere il leader del movimento Progetto Nordest che lui stesso ha fondato alcuni anni fa. La grande passione per il volo e' stata fatale per Giorgio Panto, esempio di ''self made man'' dell'imprenditoria veneta noto per la sua azienda di serramenti e come editore televisivo, ma recentemente soprattutto come uomo politico sostenitore dell'autonomia regionale e di un fisco leggero. Panto, 64 anni, sposato e padre di tre figli, originario di Meolo (Venezia), e' morto nello schianto dell'elicottero che pilotava, un Robinson 44, su cui viaggiava con un suo amico trentino, Pietro Fabrini, 65 anni, rimasto ferito (non corre pericolo di vita) e ricoverato all'ospedale di Venezia. Una tragedia che si e' consumata davanti agli occhi del figlio dell' imprenditore, Tomas, e di un gruppo di amici che erano in barca con lui, tutti reduci dal pranzo con Panto nell' isola di Crevan, di sua proprieta'. L'incidente e' avvenuto proprio davanti all'isola privata dell' imprenditore, che si trova a poche miglia di distanza da Cavallino-Treporti. Secondo le numerose testimonianze, l'elicottero ha fatto una virata a sinistra e poi si e' capovolto probabilmente perche' le pale hanno toccato la superficie della laguna, per poi inabissarsi in un fondale di circa sette metri. Il figlio Tomas e il vicepresidente della Giunta regionale veneta Luca Zaia soni stati i primi a soccorrere Panto e tentare di rianimarlo in attesa dei soccorsi. Panto e Fabrini, nonostante la difficolta', sarebbero riusciti a venir fuori dalla cabina di volo con le proprie forze e quando sono stati recuperati apparivano coscienti. Sono stati quindi portati all'imbarcadero di Cavallino-Treporti, dove e' giunta un'idroambulanza, ma i sanitari non hanno potuto che constatare la morte dell' imprenditore, che e' avvenuta tra le braccia del figlio. Per volonta' dei familiari e con il nulla osta del Pm di turno Francesco Saverio Pavone, la salma di Panto e' stata portata a Treviso dove verra' eseguita l'autopsia, probabilmente domani. L'Ansv, l' Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, ha aperto un'inchiesta per stabilire le cause dell'incidente. Panto e' diventato famoso con l'omonima azienda di serramenti che ha sede a San Biagio di Callalta (Treviso), tanto da essere definito 'il re degli infissi'. Azienda divenuta nota anche per la 'sponsorizzazione' di ''Colpo grosso'', nota trasmissione televisiva di streap-tease degli anni '80, ma anche per la taglia da 50 mila euro messa nel 2003 su Unabomber, il bombarolo che da 13 anni dissemina di oggetti esplosivi l'area a cavallo tra Veneto e Friuli. Poi si e' dedicato anche all'editoria televisiva con Antenna 3 a cui, nel tempo, ha affiancato in un unico network altre emittenti locali, coprendo cosi' gran parte del Veneto e del Friuli. In politica e' stato vicino alla Lega delle origini, per poi fondare - in occasione delle regionali del 2005, per le quali si era candidato alla presidenza del Veneto - 'Progetto nordest', che raccolse un 6% di voti (due consiglieri regionali eletti). Il movimento politico di Panto si e' rivelato una spina nel fianco della Lega, che lo stesso imprenditore definiva politicamente troppo morbida, tanto che alle provinciali di Treviso di quest'anno Progetto Nordest aveva conquistato l'11% dei voti e quattro seggi. In precedenza Panto aveva fondato un altro movimento politico di matrice autonomista ed aveva presieduto per un anno la Life, l'associazione degli imprenditori anti fisco. Secondo alcune indiscrezioni, negli ultimi tempi l'imprenditore stava riavvicinandosi alla Lega, tanto che qualcuno ha 'letto' nella partecipazione di un leghista doc come il vicepresidente della giunta veneta Luca Zaia al pranzo di oggi nell' isola privata di Panto una sorta di 'riconciliazione politica'. Ma Zaia, ancora sotto shock per essere stato testimone oculare della tragedia, non ne vuole sentire neppure parlare: ''La politica non c'entra con la mia presenza al pranzo''. Il presidente della regione Veneto Giancarlo Galan ha detto che con Panto ''scompare un protagonista della grande trasformazione industriale ed economica vissuta negli ultimi anni dalla societa' veneta''. ''Si puo' ben dire - ha sottolineato il governatore - che Panto realmente ha rappresentato l'anima vincente di un Veneto che guardava e guarda al futuro. E' stato un imprenditore che ha creato straordinarie opportunita' di lavoro e non possiamo certo dimenticare il suo forte e appassionato impegno in campo politico''. ''Penso che la sua capacita' di esprimere sentimenti profondi di questa terra con immediatezza e semplicita' trovera' difficilmente eredi'', ha commentato dal canto suo il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, mentre il prosindaco leghista di Treviso Giancarlo Gentilini ha espresso il suo profondo rammarico: ''Ho perso un vecchio amico che e' sempre rimasto tale anche quando le vicende politiche ci hanno divisi''. (ANSA)