Editoria: l'Ordine dei giornalisti delle Marche esprime preoccupazione
per la situazione
al Corriere Adriatico
L'Ordine dei giornalisti delle Marche esprime, in un documento approvato all'unanimità nella riunione di insediamento, «preoccupazione» per l'acquisto dell'«unico quotidiano delle Marche, il Corriere Adriatico, da parte dell'editore del Messaggero, del Mattino e delle varie edizioni pugliesi del Quotidiano». Un'iniziativa che «non può essere classificata come una normale operazione industriale» e che è avvenuta «senza che i colleghi interessati, attraverso i loro organismi di categoria fossero preventivamente informati dell'operazione e soprattutto delle reali intenzioni della nuova proprietà». «La famiglia Caltagirone - si legge nel documento - ha sempre manifestato interesse, nel suo progetto di espansione editoriale, verso la testata marchigiana e l'Ordine ha guardato con interesse agli investimenti compiuti dall'editore romano per rafforzare e consolidare la presenza del Messaggero nelle Marche». L'acquisto del Corriere Adriatico può essere «un fatto positivo se inquadrato in un progetto editoriale che mantenga il pluralismo e conservi il patrimonio professionale delle due testate». Per questo l'Ordine dei giornalisti delle Marche «nel rispetto della libera iniziativa di un editore» chiede di conoscere «quale ruolo e quale destino avranno i giornalisti che attualmente lavorano e producono informazione per le due testate». E «pur nel rispetto dei ruoli e delle parti» chiede alla nuova proprietà «di non ridurre il panorama informativo attualmente esistente nella regione e di garantire ai lettori quel pluralismo che le tre testate storiche (il Resto del Carlino, Corriere Adriatico e Messaggero) hanno garantito con puntualità e correttezza». (ANSA).