Editoria: i giornalisti di Radio Radicale proclamano lo stato di agitazione

Editoria: i giornalisti di Radio Radicale proclamano lo stato di agitazione

L'Assemblea dei redattori di Radio Radicale ritiene che la risposta data dal Centro di Produzione S.p.A. alla richiesta di aumento salariale avanzata nell'ambito della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale sia del tutto insufficiente e troppo lontana da quanto richiesto, anche in considerazione del recente rinnovo della convenzione per la trasmissione dei lavori parlamentari e delle prospettive di sviluppo dell'azienda. L'assemblea ritiene indifferibile il riconoscimento - finalmente - della professionalità giornalistica espressa quotidianamente che fa della nostra emittente uno dei pochi esempi, forse l'unico, di servizio pubblico effettivo. Preso atto della scarsa disponibilità dimostrata dall'azienda, almeno fino a questo momento, ad intavolare una seria trattativa, l'assemblea si vede costretta a proclamare lo stato di agitazione a partire dal 12 febbraio. Pertanto i redattori di Radio Radicale si asterranno da quelle mansioni non espressamente previste dal contratto di lavoro giornalistico, che in tutti questi anni hanno comunque responsabilmente garantito. L'assemblea dei redattori di Radio Radicale ribadisce, come già ampiamente dimostrato, la propria disponibilità a trattare, certa che l'azienda voglia evitare rigide quante inutili contrapposizioni.