Editoria: Aser e Sigim condividono il “No” de "il Resto del Carlino" e bocciano l’accordo sullo stato di crisi alla Poligrafici Editoriale
E intanto al gruppo Riffeser torna l'utile
La Poligrafici Editoriale ha chiesto per l'ennesima volta uno stato di crisi giustificato più che dalla situazione di bilancio, dalla volontà di diminuire il costo del lavoro approfittando degli ammortizzatori sociali che vengono concessi alle aziende dalle legge vigenti di questo Stato. Il vero obiettivo della Poligrafici Editoriale, che da tempo con il proprio arrogante atteggiamento discriminatorio impedisce corrette relazioni industriali, è quello di scaricare sulla categoria dei giornalisti colpe di "avventure" editoriali sbagliate che sono da attribuire ai soli dirigenti del Gruppo. Ai primi di agosto la Poligrafici Editoriale ha siglato un accordo con i Comitati di Redazione di Nazione, Giorno e Qn, nel quale vi sono numerosissimi elementi negativi, tra cui la decisione di diminuire per sempre il salario dei giornalisti neoassunti con la cancellazione dell'integrativo, frutto di conquiste decennali da parte delle redazioni e dei loro rappresentanti sindacali. A ciò si aggiunga un elevato numero di prepensionamenti (32 di cui 26 art. 1, 5 art. 2 e 1 art. 12) per nulla giustificato dai bilanci che l'Azienda ha presentato e che di fatto, se approvati dal Ministero del Lavoro, finirebbero per gravare pesantemente sulle casse dell'Inpgi e quindi di tutti i giornalisti italiani. Tutto ciò, mentre in Italia si discute, e anche gli imprenditori sono sempre in prima fila in questo dibattito, di alzare l'età pensionabile e di chiudere le finestre di chi vorrebbe andare in pensione anticipata. Da una parte, si chiede massimo rigore, ma poi si cercano tutte le "scorciatoie" per ottenere quei prepensionamenti che tutti, a parole, vorrebbero invece abolire. Il Comitato di Redazione del Carlino, a maggioranza, aveva respinto quest'accordo, giudicandolo assai negativamente. Il giudizio del Cdr è stato confermato dall'esito del referendum indetto tra tutti i giornalisti del Carlino. L'Aser (Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna) ed il Sigim (Sindacato giornalisti marchigiani) condividono pienamente il giudizio negativo sull'accordo ed esprimono piena soddisfazione per la posizione espressa dal Resto del Carlino, ribadendo la propria ferma intenzione di opporsi ad un'intesa che non presenta alcun aspetto positivo, e che non dà, ad esempio, né certezze, né tanto meno garanzie ai tanti, troppi, precari che da anni attendono una definizione del proprio ruolo, pur contribuendo in modo decisivo alla realizzazione del giornale. Un utile di 0,3 milioni, dopo ammortamenti e svalutazioni per 11,3 milioni e oneri per 2,5 milioni, nei primi sei mesi del 2003 per la Poligrafici Editoriale che nello stesso periodo dell'anno scorso registrava una perdita dopo le imposte di 8,9 milioni. Il Cda ha esaminato un andamento che segnala un margine operativo lordo consolidato positivo per 17,3 milioni (12,6 nel 2002), un risultato operativo di 6 milioni (1,6), un aumento dei ricavi da 153 a 157,8 milioni, una riduzione dell'indebitamento finanziario consolidato da 82,6 (31 dicembre) a 73,6 milioni. Il risultato del semestre include le perdite della Presse Alliance SA e della Regie Print Sarl per 5,5 milioni di euro, comprensive di 2 milioni per l'ammortamento delle spese di ristrutturazione. Nello stesso periodo del 2002 le perdite per le società francesi ammontavano complessivamente a 8,4 milioni. Il fatturato del settore editoriale risulta invariato - spiega una nota - mentre le vendite medie dei tre quotidiani del Gruppo, 'il Resto del Carlino', 'La Nazione' e 'Il Giorno', hanno registrato un incremento del 6.7%. L'aumento delle copie vendute è dovuto all'edizione di inserti tematici, sportivi, culturali e per il tempo libero, alle politiche di cut-price, alle vendite in abbinamento con giornali sportivi e ad iniziative editoriali. Per avvicinare le nuove generazioni alla lettura dei quotidiani d'informazione è partita l'iniziativa de "La biblioteca dei ragazzi" e la partecipazione all'"Osservatorio Permanente Giovani Editori". I tre quotidiani con 2,5 milioni di lettori medi giornalieri si pongono al terzo posto tra i giornali d'informazione come confermato dall'indagine Audipress della primavera 2003. In Francia il rilancio del quotidiano 'France Soir Plus' non ha dato i risultati sperati per cui sono allo studio nuove iniziative di carattere commerciale ed editoriale come la nomina di un nuovo direttore; un giornale con un formato innovativo; l'aumento del numero di pagine a colori in cui saranno inseriti temi di maggiore interesse soprattutto per i lettori della capitale francese; il posizionamento del quotidiano su una fascia di lettori con potere d'acquisto più elevato. Nel settore pubblicitario il fatturato complessivo dei primi sei mesi del 2003 registra un andamento negativo rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. La raccolta della pubblicità per le testate nazionali si è mantenuta in linea con l'andamento del mercato, mentre i risultati della società francese hanno risentito maggiormente della contrazione del mercato pubblicitario d' oltralpe. In giugno il settore pubblicitario ha fatto registrare segnali di ripresa che, se confermati, dovrebbero invertire il trend negativo che dura oramai da un triennio. Nella stampa per conto terzi il fatturato registra una flessione rispetto allo stesso semestre del 2002 per la stagnazione dell'attività di stampa di libri e riviste per conto terzi ancora condizionata dal perdurare della crisi e dalla cessione del 50% della società francese Gaics Sas, con conseguente uscita di questa dall'area di consolidamento. La società Gaics Sas stampa Metro per la zona di Parigi. Le politiche di ristrutturazione e l'acquisizione di nuove commesse estere fanno ben sperare in una ripresa dell'attività di stampa nel secondo semestre dell'esercizio in corso. Per la capogruppo Poligrafici Editoriale Spa il margine operativo lordo del semestre è stato di 13,2 milioni con un miglioramento di 0,9 milioni e un incremento del 7% rispetto al primo semestre 2002. Il risultato economico del periodo mostra un utile di 2,1 milioni (4,5 nel 2002).(ANSA).