L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un'istruttoria nei confronti delle associazioni ADS-Accertamenti Diffusione Stampa e Audipress, per accertare l'esistenza di intese restrittive della concorrenza.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un'istruttoria nei confronti delle associazioni ADS-Accertamenti Diffusione Stampa e Audipress, per accertare l'esistenza di intese restrittive della concorrenza. Alla base del provvedimento - rende noto un comunicato della stessa Autorità - le decisioni di ADS e Audipress, segnalate da Edizioni Metro, di rifiutare la partecipazione della stampa gratuita ai sistemi di certificazione della diffusione e di rilevazione degli indici di lettura. L'istruttoria, decisa dall'Antitrust nella riunione del 28 settembre, dovrà concludersi entro il 10 novembre 2006. Per l'Autorità, ''si tratta di scelte che potrebbero costituire intese finalizzate ad impedire o restringere l'accesso ai servizi di rilevazione da parte delle società editrici di quotidiani gratuiti, causando un'ingiustificata discriminazione della free press a favore ''Verrebbe, inoltre - continua la nota - ristretta la concorrenza nel mercato della raccolta pubblicitaria su mezzo stampa, impedendo alla free press di valorizzare i propri spazi pubblicitari attraverso il rating derivante dalla certificazione della tiratura ADS e dalle successive indagini campionarie Audipress, a vantaggio degli editori dei giornali a pagamento, i quali sono peraltro membri delle due associazioni''. Secondo l'Antitrust, ''la condotta di Ads e Audipress sembrerebbe determinare un danno immediato a Metro, società segnalante, non permettendole di concorrere su un piano di parità con gli altri editori nella vendita di spazi pubblicitari: la mancanza di rilevazioni ufficiali da parte di ADS e Audipress incide, infatti, negativamente sulla sua unica fonte di ricavo, la vendita di spazi pubblicitari. Si determinerebbe inoltre uno svantaggio anche ai consumatori finali del prodotto editoriale gratuito, ossia i lettori, poiché la stampa quotidiana gratuita, finanziandosi con i maggiori introiti pubblicitari, potrebbe offrire maggiori contenuti informativi''. L'Autorità sottolinea infine che ''i servizi in questione sono, di norma, effettuati dagli organismi di misurazione della readership della maggior parte degli altri paesi europei (tra cui, inter alia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Olanda, Grecia, Spagna, Regno Unito e Francia) ed extra-europei (Stati Uniti e Canada), tanto a favore dei quotidiani a pagamento, quanto a favore dei quotidiani gratuiti''. (ANSA)