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Fnsi 20 Giu 2003

Editore de Il Gazzettino e Fieg pretendono carta bianca su accordi, prassi e diritti acquisiti. Si interrompe il tavolo nazionale sulle relazioni sindacali. Giornalisti in sciopero. Pieno appoggio dal Sindacato Veneto. Il comunicato dell'editore

Editore de Il Gazzettino e Fieg pretendono carta bianca su accordi, prassi e diritti acquisiti. Si interrompe il tavolo nazionale sulle relazioni sindacali. Giornalisti in sciopero. Pieno appoggio dal Sindacato Veneto. Il comunicatodell'editore

Editore de Il Gazzettino e Fieg pretendono carta bianca su accordi, prassi e diritti acquisiti. Si interrompe il tavolo nazionale sulle relazioni sindacali. Giornalisti in sciopero. Pieno appoggio dal Sindacato Veneto. Il comunicato
dell'editore

Pubblichiamo il documento con il quale il Cdr de Il Gazzettino stasera ha proclamato per sabato 21 giugno una giornata di sciopero, dopo l'interruzione del tavolo nazionale Fnsi-Fieg al quale per tre sedute fiume, la Fnsi, il Sindacato Veneto e il Cdr, hanno tentato invano di ripristinare con i rappresentanti dell'Editoriale Il Gazzettino e la direzione del Quotidiano triveneto, nei fatti, corrette relazioni sindacali. Sotto il documento del Cdr, pubblichiamo il comunicato della Fnsi sulla rottura delle trattative in sede nazionale. Mestre 20 giugno 2003 Anche la Federazione nazionale della Stampa ha potuto verificare, durante gli incontri in sede Fieg-Fnsi richiesti costruttivamente dal Cdr, la totale mancanza di volontà da parte dell'Editoriale Il Gazzettino spa a riprendere corrette relazioni sindacali sui temi concreti e verificabili, dopo una lunga serie di violazioni di contratti e accordi denunciata più volte dal Cdr. Temi concreti, come la richiesta di un piano editoriale, che diano risposte alle sofferenze e al crescente disagio professionale che si respira ogni giorno nelle redazioni. Alla disponibilità ufficiale della rappresentanza sindacale a discutere di tutto, senza pregiudiziali, per arrivare a soluzioni concordate, l'Azienda risponde annunciando di fatto la volontà di avere mani libere per prendere unilateralmente ogni decisione. Non riconosce, insomma, il tavolo sindacale, come si desume chiaramente anche dal comunicato odierno della Fnsi. Dei quattro punti individuati come prioritari e urgenti dall'assemblea dei giornalisti del 23 maggio solo uno, quello relativo al piano ferie estivo, ha avuto accoglimento perchè strumento necessario per l'organizzazione del lavoro in estate e per garantire un prodotto dignitoso in edicola. Su tutto il resto si deve riscontrare una chiusura assoluta e immotivata: a) non c'è alcun impegno formale al rispetto degli accordi su trasferimenti-mutamenti di mansione; b) nonostante il bilancio in largo attivo, non si vuole corrispondere il premio di risultato per il periodo pregresso (2001-2002) se non in cambio di un baratto inaccettabile: la carta bianca totale e incondizionata allo smantellamento di diritti acquisiti e accordi aziendali vigenti, a partire dall'accordo sulle domeniche. Solo a fronte del via libera ufficiale da parte nostra alla cancellazione di tutto sarebbe arrivato, anche a giugno, il premio per il pregresso, definito dall'Azienda "soluzione anticipatoria rispetto alle intese che verranno raggiunte", ma per altro non ancora quantificato. c) per questa ragione il piano editoriale - da lungo tempo atteso e richiesto dai giornalisti per il necessario rilancio della Testata- slitta incredibilmente al 2005 nonostante l'evidente necessità di un rilancio. Non si dimentichi che solo un anno fa il Cdr era stato accusato di voler bloccare lo sviluppo del nostro giornale boicottando un piano che l'Azienda non ha mai presentato. Il piano per giunta prevederà interventi sugli organici. Dello sviluppo del giornale, invece, nemmeno una riga. Su questi tre punti fondamentali ribadiamo che le risposte in sede romana sono state totalmente negative o addirittura peggiorative dell'esistente, come verificato in concreto dalla stessa Fnsi. Per queste ragioni il Cdr - sulla base del mandato ricevuto dall'assemblea del 23 maggio all'unanimità (104 voti) indice per DOMANI, SABATO 21 GIUGNO una giornata DI SCIOPERO per impedire l'uscita del giornale di domenica 22. Il Cdr ha inoltre chiesto al direttore, ai sensi dell'articolo 34 del Contratto nazionale di lavoro, la pubblicazione di un comunicato sindacale sul giornale di domani, sabato. Nei prossimi giorni, in aggiunta, il Cdr proseguirà la mobilitazione intraprendendo ulteriori iniziative, anche sotto il profilo della tutela morale e dell'immagine dei giornalisti del Gazzettino. Il Comitato di Redazione Il Comunicato della Fnsi emesso in mattinata. Il Sindacato dei giornalisti esprime grave preoccupazione per la situazione delle relazioni sindacali in molte aziende del settore editoriale. Uso illegittimo del precariato, applicazione distorta del contratto persino per le violazioni disciplinari, eliminazione degli accordi aziendali normativi ed economici. Sono queste solo alcune delle ragioni di una situazione insostenibile, mentre è aperto il negoziato per il contratto biennale. In particolare al Gazzettino di Venezia, la Federazione nazionale della stampa, il Sindacato veneto dei giornalisti, il Comitato di redazione del Gazzettino hanno purtroppo dovuto constatare nel corso di tre incontri in sede Fieg-Fnsi, la non volontà dell'Editore a riprendere corrette relazioni sindacali dopo una lunga serie di violazioni contrattuali. Siamo di fronte ancora una volta allo stile consolidato degli editori di mettere in campo nei fatti una falsa trattativa. L'Azienda è arrivata persino a rifiutare la disponibilità sindacale a "rivedere e concordare parametri aziendali, accordi e prassi", dimostrando di voler continuare a procedere solo con azioni unilaterali. Azienda e Fieg si irrigidiscono nel proporre un baratto inaccettabile: carta bianca totale e incondizionata a smantellare diritti acquisiti e accordi vigenti in cambio del pagamento del pregresso (2000-2001) del premio integrativo. L'Azienda, inoltre, ha rifiutato di sottoscrivere l'impegno a rispettare i patti sui trasferimenti interni e ha annunciato che il piano editoriale, da lungo tempo atteso dai giornalisti per il rilancio della testata, non arriverà prima del 2005 e prevedrà persino interventi sugli organici. Comunicato del Sindacato dei Giornalisti del Veneto. La Giunta esecutiva del Sindacato dei Giornalisti del Veneto nell'esprimere pieno appoggio alla decisione del Comitato di Redazione de il Gazzettino di proclamare una giornata di sciopero per sabato 21 giugno, contro la totale non volontà dell'Editore e della Direzione di ripristinare corrette relazioni sindacali chiaramente dimostrata al tavolo di trattativa in sede Fieg-Fnsi, intende esprimere solidarietà a tutti i colleghi che domani parteciperanno allo sciopero. Secondo il sindacato il diritto di sciopero resta inalienabile. E inalienabile è anche il diritto del singolo giornalista di non partecipare allo sciopero anche se indetto dagli organismi della Fnsi come i Cdr e condiviso da strutture federali del sindacato dei giornalisti, come il Sindacato dei giornalisti del Veneto. Ma quando tale diritto viene utilizzato dalle aziende e dalle direzioni per organizzare squadre antisciopero determinate a contrastare lo sciopero stesso, anche attraverso l'utilizzo delle moderne tecnologie telematiche, e impiegando strumenti immaginabili per convincere settori di giornalisti più deboli, come i contrattisti a termine e i co.co.co. contro l'astensione dal lavoro, allora ci si trova di fronte a qualcosa di diverso del diritto del singolo a dissentire e quindi a non partecipare alla protesta. Si tratta di una precisa e grave azione antisindacale assolutamente incompatibile con appartenenza all'organizzazione sindacale stessa. La Giunta esecutiva del Sindacato dei Giornalisti del Veneto L'editore de «Il Gazzettino» interviene con una nota pubblicata sabato sul quotidiano in merito alla decisione del Cdr dei giornalisti di indire una giornata di sciopero nel quadro di una vertenza interna. Nel comunicato, l'editore, facendo riferimento alla nota sindacale del comitato di redazione pubblicata a fianco, parla di «informazioni parziali» e rileva che «l'azienda chiedeva semplicemente di concordare nuovi parametri di produttività aziendale e di rivedere accordi e prassi non più attuali, rispetto anche alle evoluzioni contrattuali nazionali. Tutto ciò nell'ambito di una contrattazione di secondo livello, che doveva avviarsi nel rispetto delle norme contrattuali, e che avrebbe tenuto conto di interventi economici anticipatori e di immediata erogazione». «Del tutto pretestuoso, inoltre, il riferimento al 2005, quale data per la presentazione del piano editoriale che, comunque, rimane correlato al raggiungimento di nuovi parametri di produttività da concordarsi tra le parti nell'ambito della contrattazione di secondo livello. Queste le disponibilità dell'azienda a cui è corrisposta la risposta del comitato di redazione: sciopero». «Sia tutto questo - conclude il comunicato dell'editore - affidato alle valutazione dei dipendenti tutti del Gazzettino e, soprattutto, dei lettori; con questi ultimi ci scusiamo, ma proseguiremo nell'impegno già avviato per dare loro un giornale sempre migliore». (ANSA).

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