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Fnsi 26 Mar 2004

Diffamazione, Serventi Longhi: "Meglio evitare sanzione sospensione"

Diffamazione, Serventi Longhi: "Meglio evitare sanzione sospensione"

Diffamazione, Serventi Longhi: "Meglio evitare sanzione sospensione"

Il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi interviene sugli emendamenti alla proposta di legge sulla diffamazione affermando che ''sarebbe meglio che fosse evitata la sanzione della sospensione dall'esercizio della professione giornalistica, e che comunque, questa fosse comminata dall'Ordine dei giornalisti e non dal magistrato''. Gli emendamenti, presentati oggi in commissione dalla relatrice Isabella Bertolini, ''mi sembra - sostiene Serventi Longhi - che non stravolgano negativamente il precedente testo, frutto del lavoro di deputati di maggioranza e dell'opposizione sul quale il sindacato dei giornalisti aveva manifestato una valutazione favorevole''. Ma sulla sospensione dalla professione in caso di reiterazione del reato, il segretario Fnsi invita i parlamentari a valutare questo aspetto ''con attenzione nel rispetto del principio dell'autogoverno deontologico della professione''. Al di là del contenuto degli emendamenti, ''in ogni caso - sostiene Serventi Longhi - il problema principale mi sembra sia quello dei reiterati tentativi di alcuni settori del Parlamento di far saltare il disegno di legge o di ritardarne l'approvazione''. Questa situazione, aggiunge il segretario Fnsi, ''nell'attuale gravissima situazione di decine di giornalisti incriminati per il reato di diffamazione e sotto la spada di Damocle di pesanti sanzioni risarcitorie sia in sede penale sia in quella civile''. Insomma, conclude il segretario Fnsi, ''e indispensabile che sia subito approvato un testo compatibile con l'autonomia dei giornalisti e la libertà dell'informazione''.(ANSA) DIFFAMAZIONE: FI, INTERDIZIONE PER GIORNALISTI SE RECIDIVI Se un giornalista già condannato per diffamazione torna a commettere lo stesso reato nei successivi cinque anni dovrà essere interdetto dall'esercizio della professione per un periodo che va da uno a sei mesi. E' quanto prevede un emendamento presentato dalla relatrice Isabella Bertolini (FI) al provvedimento sulla diffamazione ora all'esame della commissione Giustizia della Camera. Il giornalista non è punibile, si legge in un altro emendamento della relatrice Isabella Bertolini (FI), se entro due giorni, da quando l'ha ricevuta, pubblica la rettifica o la dichiarazione dell'offeso. Il termine per la presentazione degli emendamenti al testo sulla diffamazione scade lunedì prossimo alle 18. (ANSA)

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