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Un momento dell'iniziativa in Fnsi
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Iniziative 25 Ott 2022

'Diamo voce alle donne iraniane', Cpo Fnsi: «Scorta mediatica a chi chiede 'vita e libertà '»

Iniziativa nella sede del sindacato, lunedì 24 ottobre, organizzata con le Commissioni Pari Opportunità  di Ordine e Usigrai, le associazioni Giulia Giornaliste e Articolo21 e Amnesty International. Ribadito l'appello a tenere accesi i riflettori sulle proteste seguite all'uccisione di Mahsa Amini.

Una scorta mediatica costante per accendere, ogni giorno, i riflettori sull'Iran che si ribella, che chiede "vita e libertà" e lo fa spinto dalle donne, le prime a scendere nelle strade dopo l'uccisione di Mahsa Amini, che per la polizia morale aveva commesso un reato grave: lasciar uscire pochi capelli dal velo. Lunedì 24 ottobre 2022 la Fnsi ha aperto le porte all'iniziativa organizzata dalle Commissioni Pari Opportunità di sindacato, Ordine e Usigrai e da Giulia Giornaliste, con l'adesione di Articolo 21 e Amnesty International, moderata da Tiziana Ciavardini, giornalista, antropologa esperta di Iran.

«Non ci fermeremo», ha sottolineato Pedram, componente della comunità iraniana a Roma. «Chiediamo ai giornalisti e alle giornaliste italiane di non oscurare le notizie sull'Iran, ma di raccontare. Nello slogan "Donna, vita, libertà" è la sintesi di tutto ciò per cui stiamo combattendo. Vi chiediamo di parlare anche degli accordi commerciali tra Italia e Iran, di chi vende ancora armi, di chi cerca di aiutare il regime a chiudere internet», ha aggiunto.

«L'informazione ha un ruolo fondamentale per divulgare notizie che, altrimenti, resterebbero nell'ombra», ha sottolineato il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. E già il presidente Giuseppe Giulietti e la presidente della Cpo Mimma Caligaris avevano insistito sul coraggio delle donne e sul linguaggio del corpo, quel togliersi il velo e scendere in piazza, che è più forte delle parole e va "tutelato", narrato, sottolineato dai media italiani.

Molti gli interventi: Roberta Lisi per Giulia, Roberta Balzotti per la Cpo Usigrai, Maria Lepri per l'Ordine dei giornalisti del Lazio (e, in video, il presidente nazionale Carlo Bartoli), Riccardo Noury per Amnesty, che ha aggiunto particolari sull'incendio nel carcere di Evin dove è detenuta anche la giovane italiana Alessia Piperno. E ancora: Elisa Marincola per Articolo 21, le giornaliste Lucia Goracci, inviata in Iran, e Antonella Alba. «Oggi le iraniane e gli iraniani chiedono un governo laico e democratico – ha spiegato la premio Nobel Shirin Ebadi – perché solo dove c'è democrazia si può realizzare lo slogan "Donne, vita, libertà"».

@fnsisocial

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