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La 'conferenza stampa' al termine del vertice sul Def (Foto: governo.it)
La polemica 04 Ott 2018

Def, Stampa Parlamentare: «Grave la 'conferenza stampa' senza domande». Fnsi: «I giornalisti non sono un megafono»

Il sindacato condivide la dura presa di posizione dell'Associazione che riunisce i cronisti specializzati nell'informazione politica. «Nessuno può pensare di imporre i propri comizi alla stampa annullandone la funzione critica», commenta la Federazione.

L'Associazione stampa parlamentare stigmatizza con forza quanto accaduto ieri sera nella sala stampa di palazzo Chigi, al termine del vertice sulla nota di aggiornamento al Def. «I giornalisti – spiega l'Asp in un comunicato – sono stati convocati in tutta fretta, da alcuni dei portavoce degli esponenti di governo presenti, nella sala di palazzo Chigi dedicata alle conferenze stampa. Con grande sorpresa e disappunto, però, al termine delle dichiarazioni del presidente del Consiglio e dei ministri, non è stato consentito porre alcuna domanda. Un fatto grave, che non ha permesso ai giornalisti di svolgere appieno la loro funzione di informare su un provvedimento così rilevante e atteso, in Italia e in Europa, come la prossima manovra economica».

L'augurio, conclude l'Associazione Stampa Parlamentare, è che «episodi del genere non si ripetano, così da rendere possibile alla stampa di esercitare compiutamente il suo ruolo, in un rapporto dialettico e corretto con istituzioni e forze politiche».

Una presa di posizione condivisa dalla Federazione nazionale della Stampa italiana. «Nessuno può pensare di usare la stampa come megafono e di annullarne la funzione critica, tentando di imporre i propri comizi e affidandosi ai messaggi lanciati sulla rete», commenta il sindacato.

«Le Autorità di garanzia, a cominciare dall'Agcom, hanno il compito di vigilare sui tentativo in atto di stravolgere l'articolo 21 della Costituzione e di 'oscurare' il diritto dei cittadini ad essere informati. Questo ennesimo episodio di intolleranza – conclude la Fnsi – conferma l'intenzione non solo di colpire l'Ordine dei giornalisti, quanto di annullare la funzione stessa del libero giornalismo. Sarà nostro compito contrastare questo tentativo anche promuovendo una grande manifestazione conto i bavagli, di qualsiasi forma, natura e colore».

@fnsisocial

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