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Fnsi 08 Lug 2003

De Gregori “stecca” a Vado Ligure cacciando i fotocinegiornalisti

De Gregori “stecca” a Vado Ligure cacciando i fotocinegiornalisti

De Gregori “stecca” a Vado Ligure cacciando i fotocinegiornalisti

Non è purtroppo una novità, ma fa male lo stesso. Ed è inaccettabile. I fotocinegiornalisti liguri e non, sono stati “cacciati”, anzi non ammessi, al concerto previsto per questa sera a Vado Ligure (Savona) nell’ambito delle iniziative del comune di Vado Ligure, presentate (giustamente) come un grande fatto di cultura musicale. Peccato che questa cultura sia sconosciuta, a Francesco De Gregori che, evidentemente, “canta” determinate canzoni e impegni sociali, culturali, ma pratica questi temi in modo molto diverso. A De Gregori e al suo staff non è gradita la presenza dei giornalisti delle immagini. Ai quali, secondo la nota diffusa ieri sera dall’organizzazione dei concerti, sono stati negati i pass di accesso. Ai fotogiornalisti è stato comunicato che «non avendo concesso Francesco De Gregori l’autorizzazione a riprese fotografiche e/o video di alcun tipo e durata, quindi neanche entro i consueti 3 minuti iniziali dello spettacolo, l’accredito richiestoci per il concerto di sabato 5 luglio allo stadio Chittolina di Vado potrà essere assegnato esclusivamente a 1 (uno) giornalista di ogni singola testata e non a reporter o cameraman. Spiacenti della non disponibilità dell’artista ma vincolati da precisi termini contrattuali, auspichiamo la comprensione e collaborazione nel dover fare rispettare tali volontà.». E’ inaccettabile che un’amministrazione pubblica conceda l’organizzazione di eventi a società disposte ad accettare vincoli degli “artisti” contro la stampa. La giustificazione dell’organizzazione è poi risibile e dimostra pure l’assoluta ignoranza relativamente al lavoro giornalistico: chi fa informazione, con la penna, il pc, la telecamera o la macchina fotografica, è sempre e comunque un giornalista. L’atteggiamento di De Gregori? Una stecca imperdonabile che si unisce, purtroppo, al coro di chi, da mesi, nel nostro paese “canta e suona” contro l’autonomia e l’indipendenza dell’informazione. L’uscita da questo coro potrebbe ancora esserci: chiedendo scusa e rilasciando i pass ai fotocinegiornalisti. Marcello Zinola Segretario Associazione Ligure dei Giornalisti

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