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Fnsi 03 Feb 2004

Ddl Gasparri: la Camera ha deciso a maggioranza di rinviare il testo della legge in Commissione Serventi Longhi: "Il Governo ritiri il disegno di legge" Usigrai: "Occorre ripartire dalla Corte costituzionale e dal messaggio di Ciampi" Fa

Ddl Gasparri: la Camera ha deciso a maggioranza di rinviare il testo della legge in CommissioneServenti Longhi:"Il Governo ritiri il disegno di legge"Usigrai: "Occorre ripartire dalla Corte costituzionale e dal messaggio di Ciampi" Fammoni (Slc-Cgil):"Il Governo prenda atto e lo ritiri"Chiti (Ds): "Paese senza guida"

Ddl Gasparri: la Camera ha deciso a maggioranza di rinviare il testo della legge in Commissione
Serventi Longhi:
"Il Governo ritiri il disegno di legge"
Usigrai: "Occorre ripartire dalla Corte costituzionale e dal messaggio di Ciampi"
Fammoni (Slc-Cgil):
"Il Governo prenda atto e lo ritiri"
Chiti (Ds): "Paese senza guida"

L'aula di Montecitorio ha deciso a maggioranza di rinviare in Commissione il testo della Legge Gasparri. Il riesame da parte della Commissione riguardera' gli articoli non ancora approvati e cioe' dall'art. 8 all'art. 29. Il presidente Casini ha specificato che la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio stabilira' la data della ripresa dell'esame del provvedimento e che l'iter ''riprendera' dove si e' interrotto restando ferma la limitazione della discussione alle parti oggetto del messaggio come gia' deliberato dall'Assemblea''. Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Invece di ostinarsi a ricercare una maggioranza che, a questo punto, appare inesistente, la Casa delle Libertà potrebbe fare un regalo agli italiani ed a molti deputati di entrambi gli schieramenti ritirando il DDL Gasparri e presentando un testo radicalmente diverso. Occorre infatti creare le condizioni per un processo riformatore costituzionale, che rispetti le indicazioni del Capo dello Stato e che quindi si muova in antitesi con il conflitto di interessi del Presidente del Consiglio e con il rafforzamento delle posizioni dominanti. Insomma bisogna gettare alle ortiche il DDL Gasparri e varare una legge diversa e largamente condivisa.” L'Esecutivo Usigrai ha dichiarato: "La nuova battuta d’arresto della Gasparri e` una buona notizia per tutti coloro che hanno a cuore l’autonomia del servizio pubblico, visto che il testo sancirebbe il definitivo asservimento della Rai al governo di turno e l’inizio dello smantellamento dell’azienda. Se ne convincano tutti i settori della maggioranza: serve una nuova legge che, anche nelle parti riguardanti la Rai, abbia come linee-guida le molteplici sentenze della Corte Costituzionale e il messaggio inviato alle Camere dal Presidente della Repubblica nel luglio del 2002. Li` si parlava di un servizio pubblico centrale ed autonomo. Da li` occorre ripartire". ''Dopo un anno e mezzo dalla presentazione, al quinto passaggio parlamentare e dopo aver subito il rinvio del presidente della Repubblica, la cosiddetta legge Gasparri continua a veder crescere i contrari non solo nel Paese ma anche all'interno della stessa maggioranza''. A sottolinearlo e' il segretario generale Slc-Cgil Fulvio Fammoni, dopo il rinvio in commissione del ddl. ''Il governo ne prenda atto: nel paese reale l'omologazione, la rappresentazione a voce unica, censure e intolleranze - aggiunge Fammoni - non sono accettate. Si ritiri questo testo sbagliato e incostituzionale, e si apra una discussione su una vera riforma del sistema della comunicazione, come abbiamo proposto agli Stati generali dell'informazione''. (ANSA). "La maggioranza di destra e' divisa, anzi sfaldata. Il Paese e' senza una guida''. Cosi' Vannino Chiti, coordinatore della segreteria Ds, commenta lo stop subito oggi alla Camera ddl Gasparri e chiede che Berlusconi venga a riferire in Parlamento ''sullo stato della verifica e sull'azione della maggioranza". ''La cosiddetta legge Gasparri e' stata rinviata per evitare una sconfitta annunciata, come si era visto dall'esito, risicatissimo per la maggioranza, di due votazioni a scrutinio segreto. Le opposizioni - sottolinea Chiti - ottengono comunque il risultato di uno stop ad uno legge pessima per l'informazione, vantaggiosa solo per Berlusconi. E il Presidente del Consiglio dovrebbe sentire il dovere di venire in Parlamento, a riferire sullo stato della verifica e sull'azione della maggioranza''. ''I cittadini italiani sono alla prese con l'aumento del costo della vita ~ conclude Chiti - la crisi economica, l'attacco della destra alle politiche sociali, sanitarie, alla scuola, ed il governo e' latitante. La maggioranza di destra e' divisa ormai anche rispetto a cio' che piu' preme al suo leader''. (ANSA).

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