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Editoria 15 Mag 2007

Da Reuters via libera alla fusione con Thomson 'Wall Street Journal': la fusione dovrà affrontare una lunga battaglia con l’Antitrust

L'agenzia di stampa britannica Reuters ha dato il via libera all'offerta di acquisizione lanciata dalla statunitense Thomson del valore di circa 8,7 mld di sterline, pari a circa 12,7 mld di euro.

L'agenzia di stampa britannica Reuters ha dato il via libera all'offerta di acquisizione lanciata dalla statunitense Thomson del valore di circa 8,7 mld di sterline, pari a circa 12,7 mld di euro.

La Reuters Founders Share Company, la società finanziaria che controlla l'agenzia di stampa, si è pronunciata infatti a favore della fusione. Il nuovo gruppo che nascerà e che si chiamerà Thomson-Reuters, controllerà il 34% del mercato, con il 33% detenuto da Bloomberg. Con la fusione, insomma, si darà vita ad un colosso dell'informazione economico-finanziaria. (ADNKRONOS) L'accordo tra Thomson e Reuters "dovrà affrontare una lunga battaglia con le autorità di regolamentazione per ottenere il via libera a un'operazione che fonderà il secondo e il terzo fornitore di notizie e dati finanziari, dietro a Bloomberg". È quanto scrive oggi il 'Wall Street Journal', commentando la notizia del matrimonio tra i due colossi dell'editoria. "Le autorità di antitrust Usa ed europee quasi certamente esamineranno l'operazione in maniera più attenta e dettagliata del solito - evidenzia il Wsj - dato il limitato numero di compagnie che forniscono quotazioni di mercato, dati, notizie e strumenti finanziari alle banche di tutto il mondo, case di brokeraggio e società di investimento". "Le due compagnie sono fiduciose che l'unione sarà alla fine approvata - prosegue il Wsj che riporta fonti vicine alle compagnie - tuttavia, il processo potrebbe durare dai 9 ai 12 mesi a causa della complesità del mercato dei prodotti e servizi che offrono". Da evidenziare, stando al Wsj, è anche il fatto che "alcune importanti banche che acquistano migliaia di abbonamenti dalle tre società in questione potrebbero sostenere il progetto", se si considera il fatto che "la leader di mercato, Bloomberg, negli ultimi anni ha alzato le tariffe" e che dunque "avere un forte 'competitor' è meglio che averne due deboli". L'operazione ha, inoltre, una forte valenza industriale. "Thomson è molto forte negli Usa ma debole negli altri mercati, mentre Reuters è forte in Europa, Asia e Medio Oriente, ma debole negli Usa. Thomson vende servizi maggiormente mirati agli investitori che acquistano securities, commodities e valute straniere, mentre Reuters è più utilizzata dai trader, 'salesman' e analisti che lavorano nel settore cosiddetto 'sell-side'. Ancora, "Reuters è considerato il miglior servizio per il settore delle valute, mentre Thomson ha più prodotti e servizi per il mercato azionario, stime sugli utili aziendali e altre informazioni di carattere generale". Stamane Reuters ha dato il via libera all'offerta di acquisizione lanciata dalla statunitense Thomson del valore di circa 8,7 mld di sterline, pari a circa 12,7 mld di euro. La Reuters Founders Share Company, la società finanziaria che controlla l'agenzia di stampa, si è pronunciata infatti a favore della fusione. Il nuovo gruppo che nascerà e che si chiamerà Thomson-Reuters, controllerà il 34% del mercato, con il 33% detenuto da Bloomberg. (ADNKRONOS)

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