"Nell'attuale contesto storico la fiducia nella giustizia è in qualche modo collegata alla
rappresentazione che della stessa viene data attraverso i mezzi di informazione". Forte di questa consapevolezza e del fatto che "la distanza tra il Csm e la società civile" oggi non consente ai cittadini di comprendere "le reali difficoltà che talora impediscono una risposta efficace ai problemi della giustizia", Palazzo dei marescialli corre ai ripari. E con una delibera approvata all'unanimità dal plenum impegna il prossimo Csm a istituire un ufficio stampa.
Compito prioritario, provvedere alla diffusione delle decisioni del Csm e alla pubblicizzazione della sua attività attraverso "messaggi semplici e efficaci"; ma l'ufficio stampa dovrà essere anche lo "strumento" per assicurare l'accessibilità ,l'indipendenza e la rappresentazione corretta" delle posizioni del Csm. Il tutto nell'obiettivo di "ricostruire o rafforzare quel rapporto di fiducia tra magistrati e cittadini, che negli ultimi anni, per ragioni diverse si è fortemente affievolito". Sinora invece sul tema dell'informazione sulla giustizia, ammettono i consiglieri, "non c'è stata sufficiente attenzione"; "è stata in particolare sottovalutata la circostanza che la rappresentazione della giustizia è oggi,troppo spesso affidata solo all'informazione mediatica (soprattutto a quella televisiva) con la conseguenza che gli schemi utilizzati rischiano di togliere alla magistratura il ruolo di super partes, costringendola a schierarsi".
E sempre nell'ottica di "abbattere la cortina di incomunicabilità" tra magistratura e tribunali, la delibera sollecita l'attivazione di Uffici per le relazioni con il pubblico in tutti gli uffici giudiziari;si sarà così l'immagine di "un'amministrazione accessibile e comprensibile, non mera fortezza della legge, ma luogo di tutela dei diritti".(ANSA).