“La Giunta sarda dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani denuncia con grande preoccupazione le aggressioni subite di recente da due colleghi, corrispondenti locali del quotidiano di Sassari La Nuova Sardegna, intimiditi e malmenati per aver riportato fatti di cronaca, in un caso in un articolo redatto sulla base di un comunicato stampa.
Il collega di Orosei, provincia di Nuoro, ha stilato il sobrio resoconto della denuncia dei carabinieri nei confronti di due cittadini di Irgoli, padre e figlio, per furto d’acqua e ha pubblicato le sole iniziali dei nomi. Il giorno seguente, ad attenderlo davanti all’edicola del suo paese ha trovato un familiare dei due che si è avvicinato e l’ha colpito ripetutamente con pugni al volto e calci, mentre minacciava: “La prossima volta ti uccido, ti sparo, così impari a scrivere di mio padre e mio fratello”. Il cronista è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
Simile la disavventura del collega di Alghero che una sera, in un locale pubblico, è stato affrontato dal parente di un ragazzo morto in circostanze poco chiare a Londra, sul quale il giornalista aveva scritto un articolo in breve nella pagina locale del quotidiano. L’uomo gli ha sferrato un ceffone, “spiegando” che il cronista non avrebbe dovuto “osare” riferire un fatto che riguardava la sua famiglia.
Si tratta di casi emblematici delle difficoltà che talvolta vivono i cronisti locali, radicati nel territorio e per questo facile bersaglio di chi si sente intoccabile, pronto ad utilizzare gli stessi sistemi propri della criminalità organizzata pur di mettere a tacere voci non addomesticabili”.