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Cronaca 28 Set 2010

Cronista in ospedale dopo ressa con scorta Maroni, Assostampa Campania e Unione Cronisti: "Nel pieno rispetto del lavoro di chi tutela figure istituzionali chiediamo si faccia luce sulla vicenda e venga difeso il diritto-dovere di cronaca" Solidariet&agra

E’ assurdo che una collega (Sky) finisca in ospedale, accusando difficoltà di respirazione perché bloccata, sollevata e trattenuta per alcuni secondi da un agente della scorta del Ministro degli Interni, mentre cerca di avere legittimamente una battuta da parte di un esponente di rilievo del Governo. E’ assurdo, grave e sconcertante finire in ospedale perché si lavora. I giornalisti di Napoli, che quotidianamente portano i segni – intimidazioni, minacce e aggressioni – probabilmente si sono rassegnati al pericolo  quando lavorano su fatti di cronaca nera.

E’ assurdo che una collega (Sky) finisca in ospedale, accusando difficoltà di respirazione perché bloccata, sollevata e trattenuta per alcuni secondi da un agente della scorta del Ministro degli Interni, mentre cerca di avere legittimamente una battuta da parte di un esponente di rilievo del Governo. E’ assurdo, grave e sconcertante finire in ospedale perché si lavora. I giornalisti di Napoli, che quotidianamente portano i segni – intimidazioni, minacce e aggressioni – probabilmente si sono rassegnati al pericolo  quando lavorano su fatti di cronaca nera.

Ma non sono - e non vogliono diventarlo  - consapevoli di dover stare attenti alla loro personale incolumità fisica anche durante la visita di un ministro. Assostampa Campania e Unione Cronisti,  nel pieno rispetto del delicato lavoro di chi è preposto a tutelare figure istituzionali, chiedono che si faccia immediatamente luce sulla vicenda e che venga sempre difeso e tutelato il diritto-dovere di cronaca.

La Federazione nazionale della Stampa Italiana comunica:

“Suscita grave sconcerto e richiede rapido chiarimento e scuse l’atteggiamento della polizia del Ministro Maroni che, con una azione di “bloccaggio” incomprensibile, ha procurato danni a una collega di Sky Tg 24, impedendole peraltro l’attività professionale. La Fnsi esprime la piena solidarietà alla collega e ricorda che dalle autorità di pubblica sicurezza ci si attende non solo che proteggano, giustamente, le autorità, ma che assicurino le condizioni per il corretto esercizio del diritto di cronaca dei giornalisti, professionalmente impegnati a essere testimoni, non vittime, né fomentatori di disordine.

Ecco perché, pur avendo la migliore predisposizione a comprendere le difficoltà e le tensioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori della sicurezza, serve massima chiarezza sull’accaduto. E’, tuttavia, assai chiaro, nella spiacevole circostanza di oggi a Napoli, che l’ agente intervenuto a sollevare per aria una collega di Sky, costringendola a ricorrere alle cure dei medici in ospedale,  aveva davanti a sé una giornalista non un malvivente.

Lavorare nelle tensioni è problematico per tutti ma è spiacevole se gli incidenti arrivano da dove non dovrebbero mai arrivare”. 

 

@fnsisocial

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