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Fnsi 02 Gen 2003

Corriere di Rovigo: licenziati due giornalisti che avevano solidarizzato con i redattori in sciopero

Corriere di Rovigo: licenziati due giornalisti che avevano solidarizzato con i redattori in sciopero

Corriere di Rovigo: licenziati due giornalisti che avevano solidarizzato con i redattori in sciopero

Prosegue la vertenza dei giornalisti della Ceis, in assemblea permamente dopo la sospensione del quotidiano «Qui Corriere» di Rovigo edito dalla media News scarl di Ravenna. L'assemblea ha denunciato «il licenziamento di due colleghi, Manuel Scordo e Simona Moraci, dipendenti della Media News che pubblicamente - afferma una nota - avevano solidarizzato con i redattori in sciopero, partecipando anche ad alcune assemblee in presenza dei vertici della Fnsi di Veneto ed Emilia Romagna». L'assemblea dei giornalisti della Ceis rilevano che i due dipendenti di Media News licenziati hanno sempre lavorato «al fianco dei colleghi Ceis, solo formalmente 'servicè, tanto da produrre oltre il 70% del quotidiano, in un'unica redazione e sotto le direttive dei responsabili giornalistici del 'Qui Corrierè». Nei giorni precedenti, mentre era in corso un' assemblea sindacale, il fiduciario di redazione aveva chiesto l'intervento dei carabinieri, in quanto il server dei computer dei giornalisti sarebbe stato disattivato in modo tale che i colleghi non potevano attingere al materiale giornalistico memorizzato in apposite cartelle. Inoltre sarebbero state cambiate le serrature delle porte d' ingresso, così da lasciare oggi i giornalisti fuori. Una relazione sul caso è stata intanto prodotta dai carabinieri alla Procura di Rovigo e all'Ispettorato del lavoro, per verificare anche la posizione di due persone che avrebbero dichiarato di svolgere abusivamente la mansione di giornalisti. L'assemblea dei giornalisti ricorda di essere in stato di agitazione dal 17 novembre scorso «per il mancato pagamento dello stipendio 2002 e per l'assoluta mancanza di garanzie sul proprio futuro occupazionale e della stessa testata». La nota denuncia inoltre che «parte del personale (poligrafici) è stato retribuito nei giorni scorsi, contrariamente alla totalità della redazione». «Pur manifestando soddisfazione per i colleghi - conclude la nota, annunciando il permanere dello sciopero ad oltranza - si stigmatizza questo grave comportamento dell'azienda che rischia di produrre ulteriori spaccature». Il Sindacato dei Giornalisti del Veneto e l’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna esprimono incondizionata solidarietà ai colleghi di Qui Corriere di Rovigo (Ceis Scarl) e in particolare ai due giornalisti licenziati illegittimamente da Media News, cooperativa di Ravenna editrice legalmente rappresentata dal pubblicitario Salvatore Sangermano. E’evidente il carattere ritorsivo e antisindacale dei due licenziamenti che l’ufficio legale del sindacato ha deciso di impugnare se non verranno immediatamente ritirati. Altri gravi fatti che hanno lo stesso connotato sono avvenuti nei giorni scorsi coinvolgendo oltre ai colleghi di Qui Corriere di Rovigo, anche il fiduciario sindacale dell’Associazione stampa Rodigina. Insinuazioni pesanti e inaccettabili nei confronti del sindacato, sono contenute nei comunicati di Ceis e Media News pubblicati sul quotidiano uscito il 24 dicembre in una prima priva di servizi di cronaca e messo in vendita a prezzo pieno. Il Sindacato dei Giornalisti del Veneto e l’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna invitano Ceis (legale rappresentante Samuele Bertuccio) e Media News a corrispondere gli stipendi arretrati e ad abbandonare immediatamente questa strada lastricata di discriminazioni, violazioni antisindacali e di legge. A questa condizioni il sindacato dei Giornalisti a livello regionale e nazionale è disponibile all’apertura di un tavolo di concertazione che esamini la reale situazione dei quotidiani Qui Corriere di Rovigo e Qui Corriere dell’Alto Adriatico.

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