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Vertenze 08 Ott 2015

Corriere di Maremma, FNSI e Ast non hanno firmato l’accordo: “Una proposta al limite della provocazione”

Salta l’accordo tra le Associazioni di stampa Toscana, Umbra e Romana e il gruppo che edita il Corriere della Maremma. “Che finisse così – commenta l’Assostampa toscana – era tutt'altro che una necessità”, ma la proposta fatta dall’azienda era “davvero impossibile da sottoscrivere”.

Salta l’accordo tra le Associazioni di stampa Toscana, Umbra e Romana e il gruppo che edita il Corriere della Maremma. “Che finisse così – commenta l’Assostampa toscana – era tutt'altro che una necessità”, ma la proposta fatta dall’azienda era “davvero impossibile da sottoscrivere”.

Due giorni di trattative in sede Fieg e un esame congiunto al Ministero del Lavoro non sono serviti a far cambiare idea all’azienda e tutto è finito come era iniziato, il Corriere di Maremma ha sospeso le pubblicazioni, la sede di Grosseto è chiusa e 5 colleghi sono in cassa integrazione a zero ore.
“Che finisse così – commenta l’Associazione stampa Toscana – era tutt'altro che una necessità: all'azienda, FNSI e Associazioni Regionali di Stampa (erano coinvolte, oltre la Toscana, anche Umbra e Romana) hanno fatto proposte che accettavano, sia pure a malincuore, la sospensione delle pubblicazioni e che avrebbero portato ad eguali risparmi aziendali a condizione che per i giornalisti del Gruppo Corriere dell'Umbria, Corriere di Maremma compreso,  si rinnovasse il contratto di solidarietà sia pure modulato in maniera diversa”.
“Di più: il sindacato – prosegue la nota dell’Ast – era disponibile ad accettare per i giornalisti di Grosseto un periodo di cassa integrazione a zero ore a condizione che per loro ci fosse una ragionevole possibilità di rientro al lavoro a fronte di uscite incentivate da proporre a tutti i giornalisti del gruppo”.
La risposta dell'azienda è stata invece una disponibilità ad incentivare le uscite dei 5 di Grosseto, incentivi per dimissioni volontarie a colleghi distanti 15-20 anni dalla pensione in presenza di un mercato del lavoro giornalistico che continua ad espellere colleghi. “Una proposta, quella aziendale, al limite della provocazione. Davvero impossibile sottoscrivere un accordo”, chiosa l’Associazione Stampa Toscana che “dopo aver fatto il possibile – ribadisce - si mette a disposizione dei colleghi per ogni loro esigenza”.

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