«Positivo l'impianto della Convenzione, ma ci sono 2 nodi fondamentali da sciogliere: le risorse e l'autonomia della Rai». È questo il parere espresso in maniera unitaria da 7 sigle sindacali in audizione oggi in Commissione di Vigilanza.
Le sigle di lavoratori, giornalisti e dirigenti, in un documento comune, hanno espresso apprezzamento per la conferma della Concessione per 10 anni, con particolare riferimento alla esclusiva.
«Ciò che preoccupa però – spiegano in una nota Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Informazione, Snater, Libersind-ConfSal, UsigRai e AdRai – è la previsione di una costante e pesante ingerenza del governo nella gestione aziendale, fino all'ipotesi di controlli annuali. Si tratta di una inaccettabile ingerenza governativa, che per di più contrasta con la filosofia della riforma che l'attuale maggioranza parlamentare ha voluto con l'introduzione della figura dell'amministratore delegato».
E resta, inoltre, l’incertezza sulle risorse, con l'assegnazione alla Rai di "una quota" del canone, decisa anno per anno.
«Così come sottolineato ieri anche dall'AgCom – concludono le sigle sindacali – è indispensabile che al Servizio pubblico vengano assicurate risorse certe e di lunga durata, per consentire all'azienda adeguata programmazione e la possibilità di pianificare progetti di sviluppo. Infine non sono chiare le scelte su RaiWay: si apre all'operatore unico di rete ma senza specificare modalità di finanziamento della copertura integrale del territorio».
Per questo, i sindacati hanno presentato proposte di modifica al testo della Convenzione, «indispensabili alla necessaria e urgente trasformazione della Rai Servizio Pubblico».