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Fnsi 26 Lug 2006

Controreplica di Serventi sui dati fasulli della Fieg: “I precari sono 30.000 e non 1.900”

“Giacché rimbalzano ancora, su alcuni giornali, i dati fasulli della Fieg sull’occupazione giornalistica e sul precariato, vorrei ricordare nuovamente le cifre reali della situazione del settore.

“Giacché rimbalzano ancora, su alcuni giornali, i dati fasulli della Fieg sull’occupazione giornalistica e sul precariato, vorrei ricordare nuovamente le cifre reali della situazione del settore.

Le tabelline della Federazione degli editori insistono su dati che non sono veri; chiunque faccia questo mestiere lo sa benissimo sulla propria pelle. I freelance e i precari non sono 1.900, come sostiene la Fieg, ma ben oltre 30mila come si deduce dagli stessi dati Inpgi. Gli editori poi fanno finta di non sapere che l’aumento del 16% dei posti di lavoro negli ultimi anni è determinato in larga parte dagli effetti del contratto dei giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva locale (contratto Aeranti- corallo, niente a che vedere con la Fieg) e di quelli stipulati nell’ambito dell’applicazione della Legge 150 negli uffici stampa delle Regioni, delle Province e dei Comuni e degli altri Enti Pubblici. Dai dati Inpgi si evidenza, nel settore Fieg, un aumento nel triennio 2003-2005 del 2,2%, una percentuale molto lontana da quelle enunciate in maniera confusa dalla Federazione degli Editori. Quello che è più grave, è che la Fieg non precisa che di questo aumento i contratti a termine rappresentano la parte più significativa. Secondo l’Inpgi, infatti, questi contratti a tempo determinato, talvolta anche di un mese, sono aumentati del 72%. La Fieg, come dicevamo, mistifica sul numero dei giornalisti che hanno rapporto di lavoro autonomo. Gli iscritti alla gestione separata dell’Inpgi per il lavoro autonomo, infatti, sono quasi 22.500. Di questi poco più di un migliaio hanno anche un rapporto di lavoro dipendente. Se si considera l’area di evasione o di elusione della contribuzione all’Inpgi2, si può ragionevolmente affermare che sono oltre 30.000 le giornaliste ed i giornalisti che sono nell’area del precariato senza alcun rapporto di lavoro. La stessa Fieg è costretta ad ammettere che la retribuzione media di un giornalista autonomo è di circa 7.000 euro l’anno, un compenso che tiene anche conto delle alte retribuzioni di poche decine di fortunati colleghi. Questa è l’unica realtà dei fatti”.

@fnsisocial

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