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Fnsi 26 Lug 2006

Controreplica di Serventi sui dati fasulli della Fieg: “I precari sono 30.000 e non 1.900”

“La Fieg insiste, con pervicacia, nel tentativo di dimostrare che il precariato giornalistico non esiste. Grande è la fatica degli editori di cancellare una realtà drammatica che è, invece, sotto gli occhi di tutti ed è denunciata, nei fatti, dalle centinaia di ispezioni dell’Inpgi.

“La Fieg insiste, con pervicacia, nel tentativo di dimostrare che il precariato giornalistico non esiste. Grande è la fatica degli editori di cancellare una realtà drammatica che è, invece, sotto gli occhi di tutti ed è denunciata, nei fatti, dalle centinaia di ispezioni dell’Inpgi.

Giornalisti professionisti, pubblicisti, a decine di migliaia, lavorano a tempo pieno utilizzati nelle redazioni come inviati o al desk. Molti di loro guidano redazioni, dirigono testate, oppure sono corrispondenti da piccoli e grandi centri. I dati dell’Inpgi, d’altronde, non fanno che confermare questa realtà: 22.000 giornalisti iscritti alla Gestione Separata per il lavoro autonomo, dei quali solo in pochi sono professionisti dipendenti o pensionati. La stragrande maggioranza di loro sono liberi professionisti non per scelta ma per obbligo, sottopagati e sfruttati, utilizzati al posto dei dipendenti. C’è poi la realtà dell’abnorme aumento dei contratti a termine, assunti in organico in sostituzione dei colleghi usciti dalle aziende. Un fenomeno abnorme abbondantemente al di sopra dei limiti fisiologici. Il Sindacato dei giornalisti presenterà a settembre una nuova edizione del libro bianco sul lavoro nero dei giornalisti con dati e testimonianze che dimostrano quanto la nuova occupazione sia ormai una realtà fatta di precariato senza alcun limite”. FIEG, LIBERI PROFESSIONISTI NON SONO PRECARI La Federazione Italiana Editori Giornali conferma in una nota i dati contenuti nel documento 'La situazione economica e sindacale del settore della stampa', inviato nei giorni scorsi ad alcuni membri del Governo e del Parlamento sottolineando che i liberi professionisti non possono essere rubricati sotto la categoria 'precari'. Redatto a cura degli uffici Fieg, il documento Fieg descrive l'andamento del settore nel biennio 2004-2005, analizza le prospettive economiche per il 2006 e la situazione occupazionale e retributiva, con elaborazioni effettuate sulla base di dati forniti dall'Inpgi. Il documento, spiega la nota Fieg, analizza la ripartizione dei 21.171 liberi professionisti iscritti alla gestione separata dell'Inpgi (professionisti: 6.331; pubblicisti: 14.224; praticanti: 109; pubblicisti praticanti: 507). Dai dati emerge con chiarezza, sottolinea la Fieg, ''che meno di 1.900 professionisti svolgono solamente attività autonoma (circa il 13% della massa degli occupati stabili) e che i 14.000 pubblicisti categoria nella quale sono inseriti i collaboratori 'occasionali' quali i commentatori, gli esperti, etc. non possono in alcun modo essere considerati 'precari' perché‚ la quasi totalità svolge l'attività giornalistica in via sussidiaria e complementare rispetto ad altra professione principale''. (ANSA)

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