Contratto: ancora lontane le posizioni di Fnsi e Fieg. Entro una decina di giorni un nuovo incontro
Si terrà entro una decina di giorni un nuovo incontro a delegazioni ristrette tra Federazione nazionale della stampa italiana e Federazione italiana editori giornali per il rinnovo biennale della parte economica del contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg. E’, questa, la conclusione operativa di un lungo incontro svoltosi nella giornata di giovedì tra le due parti nella sede della Fieg, a Roma. Nel corso dell’incontro, la delegazione della Fnsi, composta dalla Giunta esecutiva federale, ha dovuto registrare una notevole chiusura della controparte su due questioni: lavoro autonomo e protocollo sperimentale di regolamentazione del lavoro on-line. Relativamente al lavoro autonomo, la Fieg ha ribadito la sua indisponibilità a trattare un argomento che sostiene essere regolato dal rapporto diretto tra il singolo giornalista ed il committente. La Fnsi ha ribadito, a sua volta, la richiesta di una piena e corretta applicazione della legge che prevede il versamento al collega del 2% di contributo previdenziale da parte dell’editore (che poi, per legge, il giornalista deve versare alla Gestione separata per il lavoro autonomo dell’Inpgi) oltre la cifra pattuita. La delegazione della Fnsi ha posto, con forza, il problema di un aggiornamento dei compensi e del rispetto dei tempi di pagamento. Per quanto attiene il settore dell’on-line, la Fieg – che aveva chiesto di prolungare fino alla scadenza quadriennale del contratto il protocollo sperimentale - rifiuta la richiesta della Fnsi di concedere un primo scatto di anzianità, visto che il prolungamento del protocollo ne farebbe slittare l’applicazione oltre i due anni. Sulla parte economica, la delegazione della Fnsi ha ribadito che l’insieme dell’aumento biennale (aumento dei minimi ed aumento della contribuzione a Inpgi, Casagit, Fondo complementare e Fondo assicurazione infortuni della stessa Inpgi) non potrà essere inferiore a quanto già concordato dagli editori con i sindacati dei poligrafici. Anche su questo punto la delegazione della Fieg ha espresso forti riserve, sostenendo che l’impegno degli editori verso il Fondo “Casella” della categoria dei poligrafici è giustificato dal sostegno ad un organismo che ha sopportato l’esodo di migliaia di lavoratori, mentre la situazione dell’Inpgi – dicono gli editori - è notevolmente diversa. Molto vaghe, ad opinione della Fnsi, le valutazioni fin qui svolte dai rappresentanti degli editori relativamente all’entità degli aumenti contrattuali a cui sarebbero disponibili. La Fnsi ha colto l’occasione dell’incontro con la Fieg per riproporre la questione del contenzioso esistente tra le due Federazioni per quanto riguarda la difesa dell’Istituto di previdenza e l’agibilità sindacale messa in discussione da continui episodi di contestazione di fatto dei permessi utilizzati dai dirigenti sindacali dei giornalisti.