Contratti e leggi di sistema: l’impegno del Sindacato in CN
“Il Consiglio Nazionale della stampa italiana, riunito a Roma il 10 aprile 2003, approva la relazione del segretario generale Paolo Serventi Longhi e rinnova il sostegno alla Giunta federale in vista delle numerose e difficili battaglie in cui il sindacato unitario dei giornalisti è impegnato in questo momento: - libertà e autonomia dell’informazione, anche nel quadro del drammatico conflitto in Iraq; - confronto con il Governo e con il Parlamento sulle leggi generali di sistema (Gasparri) e su altre normative che toccano direttamente il mondo dell’informazione (tariffe postali, querele, etc.); - vertenze per il rinnovo della parte economica del Cnlg Fnsi-Fieg e del contratto dell’emittenza radiotelevisiva privata Aeranti-Corallo; - stipula del contratto relativo agli uffici stampa nella pubblica amministrazione; - confronto generale con la Fieg aperto da mesi sui temi del rispetto delle norme contrattuali e della previdenza; - richieste di ristrutturazione selvagge da parte dagli editori; - sostegno degli Istituti di categoria. La Fnsi conferma in particolare il proprio giudizio critico sulla riforma del sistema delle Comunicazioni presentata dal Ministro Gasparri, in particolare sui limiti alle concentrazioni editoriali. La Fnsi ricorda che l’aumento delle tariffe postali così come è stato configurato rischia di far chiudere numerose testate grandi e piccole, riducendo gli spazi informativi. Il Cn della Fnsi sostiene inoltre la Giunta nel confronto con le diverse controparti, auspicando una accelerazione delle trattative sui diversi rinnovi contrattuali e invitando la categoria ad appoggiare in modo convinto tutte le vertenze in corso, a cominciare da quella aperta da mesi per il rispetto delle norme e dell’autonomia previdenziale. In questi mesi molti editori hanno presentato alla Fnsi piani di ristrutturazione per crisi aziendali non sempre comprovate, ipotizzando il taglio di centinaia di posti di lavoro con prepensionamenti e cassa integrazione a carico dell’Inpgi. E’ un attacco generalizzato e inaccettabile per il costo umano e professionale che comporta, ma anche per il tentativo di trasferire all’esterno in strutture non contrattualizzate e fuori da qualsiasi regola, parti significative del lavoro redazionale. Il Cn della Fnsi sostiene, infine, il lavoro degli Istituti di categoria, ricorda il risanamento dei bilanci e i progressi compiuti dall’Inpgi, che in un clima di trasparenza e di rigore ha saputo garantire in questi ultimi anni, con l’amministrazione guidata da Gabriele Cescutti, il futuro previdenziale dei giornalisti, dei più anziani come di quelli più giovani.” approvato a maggioranza con 2 astenuti. 4 consiglieri, pur approvando il documento, hanno dichiarato di astenersi sull’approvazione della relazione del segretario generale.