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Cronaca 19 Mar 2008

Continuano le minacce ai giornalisti la solidarietà della Fnsi al direttore e ai redattori di Famiglia Cristiana, al collega del Sole 24 Ore Nino Amadore, alle edizioni San Paolo e ad Avvenire

“Di nuovo sotto minaccia l’informazione. Questa volta è il settimanale cattolico Famiglia Cristiana ad essere oggetto di intimidazioni da parte di un fantomatico gruppo apparso sul sito ‘ovo Attack’.

“Di nuovo sotto minaccia l’informazione. Questa volta è il settimanale cattolico Famiglia Cristiana ad essere oggetto di intimidazioni da parte di un fantomatico gruppo apparso sul sito ‘ovo Attack’.

La Federazione della Stampa condanna fermamente le farneticanti accuse rivolte al periodico ed ai suoi redattori ricordando che in un Paese civile la battaglia delle idee si combatte con la forza della ragione e non con avvertimenti e con minacce di stampo mafioso. E purtroppo di violenza e prevaricazione mafiosa dobbiamo riparlare oggi per l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti del collega del Sole 24 Ore, Nino Amadore, che ha la sola colpa di aver scritto un libro coraggioso sulle complicità e le collusioni tra la politica e la criminalità organizzata in Sicilia. Se qualcuno avesse mai pensato di ridurre l’informazione al silenzio attraverso la violenza e la sopraffazione si è sbagliato di grosso. Il Sindacato dei giornalisti, oggi come ieri, sarà sempre al fianco di chi fa informazione contrastando intolleranza e prevaricazione da qualunque parte arrivi. Al direttore, ai redattori di Famiglia Cristiana ed al collega Nino Amadore la piena solidarietà della Fnsi e della categoria”. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Ancora intimidazioni ad organi di stampa. Dopo le minacce a Famiglia Cristiana e al collega del Sole 24 ore, Nino Amadore, ora tocca anche alle edizioni San Paolo e ad Avvenire. La Fnsi è fortemente allarmata da questa escalation di atti di violenza che avvelenano un clima già abbastanza inquieto. Chiediamo con forza, quindi, alle autorità di polizia e alla magistratura di individuare e neutralizzare i fomentatori di queste inutili e antistoriche provocazioni”.

@fnsisocial

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