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Fnsi 04 Lug 2002

Conferenza Nazionale dei CdR Gli eletti e le mozioni approvate

Conferenza Nazionale dei CdR Gli eletti e le mozioni approvate

Conferenza Nazionale
dei CdR
Gli eletti e le mozioni approvate

Gli eletti Periodici Ivana ZAMBIANCHI Massimo BORGOMANERI Agenzie Massimo LO MONACO Angelo MINA Corrispondenti, collaboratori fissi, pubblicisti part-time (artt.2/12/36) Antonella CRIPPA Graziella LEPORATI Quotidiani Paolo FRANCESCONI Alfio DI MARCO Alessandro FILIPPINI Marco SASSANO On Line, Service, Uffici Stampa Stefano CARDINI Emittenza Radiotelevisiva Paolo DI MIZIO Adalberto BALDINI Mauro LOZZI Le Mozioni La Conferenza Nazionale dei Comitati di redazione e dei Fiduciari impegna la Segreteria e la Giunta della Federazione della Stampa a realizzare una forte iniziativa dei giornalisti per contrastare l’attacco generalizzato degli editori di tutti i settori produttivi al contratto di lavoro, alle regole della professione ed alla previdenza della categoria. Il Sindacato ha il compito, in questa fase difficile, di sostenere in tutte le redazioni l’autonomia dei giornalisti dai diversi poteri che cercano di asservire l’informazione ad interessi politici ed economici. Questo è tanto più vero per il servizio pubblico in una situazione di vuoto legislativo che riguarda, tra l’altro, il conflitto di interessi e la riforma dell’emittenza radiotelevisiva. La crisi, peraltro tutta da dimostrare, della pubblicità e delle vendite non può giustificare l’attuale forte ingerenza delle proprietà e delle aziende nel lavoro giornalistico. La Conferenza condivide l’azione della Fnsi in difesa del pluralismo e della correttezza dell’informazione ed a tutela dei diritti dei giornalisti che, in quanto lavoratori, non possono non respingere gli attacchi alla legislazione sul lavoro. La Conferenza esprime la solidarietà della categoria alle tante redazioni impegnate in dure vertenze contro piani di ristrutturazioni che puntano a scaricare sui colleghi e sull’Inpgi gli errori aziendali. La Conferenza dei comitati e dei fiduciari di redazione impegna la Giunta e la Commissione Contratto ad operare affinché il rinnovo biennale del contratto di lavoro non si limiti ad un adeguamento puro e semplice della parte economica, ma sia occasione per una verifica dell’applicazione del contratto 2001- 2005, in particolare per quanto riguarda le questioni più controverse nonché le norme relative al lavoro on line ed ai freelance. La Conferenza denuncia infatti che larga parte del sistema delle imprese non applica correttamente il contratto, distorce le norme vigenti e intimidisce i giornalisti eletti negli organismi sindacali e della categoria. La Conferenza dei Comitati di redazione dà mandato alla giunta della Fnsi di proclamare le iniziative sindacali che si renderanno necessarie per sostenere la piattaforma dei giornalisti e chiede alla Segreteria di convocare nuovamente la conferenza stessa per esaminare le linee rivendicative della prossima vertenza contrattuale che saranno definite dalla Commissione Contratto. Approvato all’unanimità La Conferenza Nazionale dei CDR e dei Fiduciari di redazione ritiene che l’unità sindacale sia una valore irrinunciabile e imprescindibile. La frammentazione, infatti, ha come conseguenza per la categoria un indebolimento che gioca a favore di una sola parte: l’Editore. Ritiene che il principio dell’unità vada tanto più difeso oggi, che gli Editori sembrano essere diventati ancora più aggressivi e privi di scrupoli, che in passato. La Conferenza nazionale dei Cdr e dei Fiduciari chiede pertanto alla FNSI di farsi garante della compattezza del Sindacato all’interno delle aziende, con azioni ferme e chiare volte ad arrestare qualsiasi tentativo di creare nel Sindacato stesso pericolose frammentazioni che tradiscano il concetto di solidarietà. Approvato con 1 voto contrario e 1 astenuto La Conferenza nazionale dei Cdr riunita oggi esprime la sua solidarietà ai colleghi delle testate Edit ("Bella", "Pratica", "Buona Cucina", "Un mese in cucina", "La mia buoutique", "Quattrozampe", "Net Tv") ancora una volta colpiti da pesantissime richieste dell’Editore. L’Azienda ha infatti presentato alle rappresentanze sindacali, dopo appena due anni di vita, un "Piano di interventi per superare la situazione di crisi della società Edit Srl" che prevede la messa in cassa integrazione di 18 giornalisti – circa un terzo dell’organico – e l’arbitraria unificazione di due redazioni, quelle del settimanale "Bella" e del mensile "Pratica". Le argomentazioni che l’Azienda fa in quella relazione ed i "numeri" prodotti a loro sostegno sono così vaghe e lacunose da far ritenere che si tratta per l’ennesima volta di un pretesto per tagliare teste, portare la "deskizzazione" degli articoli 1 a livelli sempre più alti ed insostenibili, appaltare il più possibile il lavoro all’esterno. Con organici ridotti di un terzo è, infatti, inevitabile che il lavoro del giornalista si riduca ancor più alla mera produzione di pagine, come se si trattasse di una catena di montaggio e che il tempo dedicato alla qualità del prodotto e alla crescita professionale di chi vi lavora venga giudicato dall’Azienda del tutto superfluo, e come tale da eliminare. Tutto questo appare ulteriormente "strano" se si pensa che la primavera di quest’anno l’Editore e l’Amministratore delegato dichiaravano pubblicamente che azienda e testate godevano di ottima salute. Nell’esprimere la solidarietà ai colleghi impegnati nella vertenza, la Conferenza nazionale dei Cdr considera le vicende di Edit come l’ennesimo tentativo da parte degli editori, sempre più aggressivi, di puntare al profitto immediato senza remora alcuna: soprattutto usando giornali e giornalisti come fossero "proprietà privata" e mai come soggetti determinanti per garantire la qualità ed il pluralismo dell’informazione. Approvato all’unanimità La Conferenza nazionale dei Comitati e fiduciari di redazione esprime l’incondizionato appoggio ai colleghi del Gazzettino ad ai loro rappresentanti sindacali impegnati in una durissima vertenza a difesa del posto di lavoro e della libertà di informazione. La Conferenza condanna l’atteggiamento dell’azienda con l’amministratore delegato Italo Prario, e del direttore Luigi Bacialli, che in occasione di due giorni di sciopero proclamati dal Cdr il 20 ed il 21 giugno hanno organizzato un’operazione antisciopero per fare uscire il giornale. Su 145 giornalisti in forza al Gazzettino hanno lavorato in 20, ed in edicola è uscito un prodotto privo di tutta l’informazione regionale e provinciale del Nordest. La Conferenza inoltre ritiene che i colleghi che hanno lavorato, consciamente o inconsciamente, si siano fatti usare come strumento di un progetto di forte ridimensionamento della testata che rischia concretamente di avere pesanti effetti sull’occupazione e sul futuro dell’informazione a Nordest. Alle smentite dell’Azienda (attraversata da una bufera giudiziaria tra i soci) che sostiene di voler rilanciare il giornale senza "spargimenti di sangue" oramai non crede più nessuno, nemmeno i vertici istituzionali del Veneto. Invitiamo quindi questi colleghi a riflettere e a non seguire i pochi che hanno organizzato la provocazione antisindacale. All’azienda - su cui già pesa una vertenza legale per comportamento antisindacale – ribadiamo che non può esistere tavolo sindacale senza il rispetto delle regole. Approvato all’unanimità

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