Comunicato
del Direttivo dell'Alg:
"Il Segretario
ha violato le regole
e lo Statuto"
Appello della minoranza
al presidente Siddi
Nuova Informazione:
"I documenti dell'Alg
sono pieni di inesattezze
con finalità
pre-elettorali"
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Lombarda Giornalisti ribadisce l’importanza di un’ampia mobilitazione della categoria per tutelare i valori della libertà, dell’autonomia e dell’indipendenza dell’informazione e per la tutela dei diritti dei giornalisti e delle loro condizioni di lavoro. Il Consiglio Direttivo, che lunedì 19 maggio aveva chiesto all'unanimità alla Segreteria Fnsi di convocare la giunta federale in seduta permanente, registra invece con preoccupazione il documento diramato dalla Fnsi il 21 maggio: un documento in cui si parla “di tre giornate di sciopero”, che sarebbe stato approvato dalla Giunta in una riunione telefonica,dunque con procedura anomala e assolutamente fuori dallo Statuto federale. In realtà la Giunta, nelle sue riunioni plenarie del 13 e 19 maggio, non aveva assolutamente affidato al Segretario il pacchetto di scioperi ma solo la stesura di una lettera aperta ai giornalisti italiani per richiamarli alla necessità di una serrata vigilanza sulla libertà d’informare mentre si sarebbe preparata una giornata di mobilitazione, che la stragrande maggioranza della Giunta e dei Presidenti di Associazione non voleva fosse sciopero. Il Segretario Fnsi, anziché aderire sia alle richieste dell’Alg sia a quelle dei dirigenti sindacali, con decisione autonoma ha varato il pacchetto di giorni di sciopero con una consultazione telefonica che non ha consentito ai componenti della Giunta neppure di sapere cosa avessero detto gli altri colleghi. Si tratta di un metodo inaccettabile. La libertà di stampa appartiene alla democrazia e va tutelata in tutte le sedi possibili, con i mezzi giusti, senza tentennamenti. Ma occorre anche ripristinare urgentemente la correttezza dei rapporti, il rispetto delle regole e dello Statuto, dunque la democrazia all’interno della Fnsi. Il presidente della Federazione nazionale della stampa intervenga «per il ripristino della legalità», dopo il pacchetto di tre giorni di sciopero «varato con una giunta telefonica dal segretario Paolo Serventi Longhi". E' quanto chiedono tre componenti della Giunta esecutiva Fnsi: Mariagrazia Molinari, Edmondo Rho e Giancarlo Mariani. «Caro Presidente - scrivono Molinari, Rho e Mariani in una lettera a Siddi - ci rivolgiamo a te in quanto garante dello Statuto federale dopo le recenti e ormai notissime vicende che hanno portato il segretario nazionale, Paolo Serventi Longhi, a varare in modo del tutto anomalo un pacchetto di tre giorni di sciopero. Ti esprimiamo il nostro sconcerto per la disinvoltura con la quale il segretario viola le norme statutarie e ti chiediamo quindi di intervenire rapidamente per il ripristino della legalità». (ANSA) "Si chiude oggi una settimana assai negativa per il dibattito sindacale all'interno della Associazione Lombarda Giornalisti - affermano in un comunicato i consiglieri di Nuova Informazione - una settimana aperta positivamente dall'approvazione di un documento del Consiglio Direttivo (lunedì 19), all'unanimità, di preoccupazione e invito alla mobilitazione della categoria, incredibilmente superato e smentito lo stesso giorno da una presa di posizione personale del Presidente Andriolo contro la Giunta Fnsi, emessa però a nome dell¹Alg, e quindi di tutti i giornalisti lombardi". "Peggio è andata la mattina di venerdì 23, quando una decina o poco più di consiglieri, meno della metà dei membri del Direttivo, hanno votato e approvato due documenti, pieni di inesattezze (a essere gentili), di frontale attacco alla gestione dell'Inpgi, in evidente polemica pre-elettorale, e al Segretario del nostro sindacato. È ovvio il sacrosanto diritto di critica e di opinione di tutti: ma è altrettanto evidente che anteporre gli interessi di bandiera e di corrente, peggio ancora con finalità pre-elettorali, all'unità nella difesa della nostra categoria e della nostra professione, attaccate, secondo unanime opinione, da editori e politici in modo sempre più sistematico, non fa certo gli interessi dei colleghi e del sindacato. Nel merito delle questioni poi appare quantomeno curioso l'atteggiamento della Presidenza Alg, che oscilla tra il definire la dirigenza Fnsi 'un sindacato che vuol fare la rivoluzione, massimalista e stradista' (articolo di fondo a firma Maurizio Andriolo di 'Giornalismo', marzo-aprile 2003) e accusarla cinque minuti dopo di essere incerta, imbelle e vile perchè non proclama agitazioni e scioperi più o meno politici a ripetizione. Purtroppo assistiamo all'uso sempre più strumentale del Direttivo Alg (e anche di 'Giornalismo', dove è stata pubblicata, nel numero di marzo, chissà perchè, la piattaforma contrattuale 'personale' del collega Edmondo Rho), non come sedi di dibattito e decisione sui problemi, le vertenze, le iniziative della categoria e del sindacato nelle sue varie articolazioni, cosa necessaria e fondamentale, ma come cassa di risonanza e amplificazione per diktat di correnti e componenti a caccia di consensi e di voti". "Per questo - concludono i consiglieri di Nuova Informazione - abbiamo deciso di non partecipare alle votazioni sui documenti di questa mattina, per questo chiediamo al Presidente e alla Giunta Alg di modificare radicalmente questo stato di cose, ritornando ad un uso fisiologico delle sedi di dibattito sindacale".