«Un grazie a tutte e a tutti perché state "illuminando" le periferie del mondo e dando voce a chi è stato reso muto e invisibile. Spetta a ciascuno di noi non spegnere i cuori e i riflettori, mediatici e civili». Così il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, in un messaggio rivolto ai promotori e ai partecipanti al corso di formazione "Come comunicare le vulnerabilità – Riferimenti alla Carta di Roma" organizzato da Unicef, Usigrai e Federazione nazionale della Stampa italiana nella sede del sindacato.
«"No ai muri della paura", ha detto papa Francesco a Cipro. Sì ai ponti della speranza, della solidarietà, dell'accoglienza. Questo – ha aggiunto Giulietti, a Firenze per annunciare le prossime iniziative al fianco di cronisti e croniste minacciati – è anche lo straordinario lavoro quotidiano dell'Unicef e del mio amico Andrea Iacomini. Questi corsi sono motivo d'orgoglio per la Fnsi. Siamo pronti a rinnovare e potenziare il protocollo di collaborazione e ad estenderlo a tutte le regioni italiane».
Il corso di formazione di oggi, venerdì 3 dicembre, era il terzo e ultimo modulo del percorso formativo iniziato a ottobre con l'obiettivo di stimolare un confronto fra esperti su come comunicare i diritti e la condizione dell'infanzia e dell'adolescenza analizzando deontologia professionale e buone pratiche.
In sala Walter Tobagi, moderati da Andrea Iacomini, portavoce Unicef, erano presenti in qualità di relatori: Angela Caponnetto, giornalista RaiNews24; Paola Barretta, Carta di Roma; Ilaria Lanzoni, Roma NY Advocacy and Communications Specialist (Children on the Move). L'incontro, in presenza pur con un numero limitato di posti a causa delle restrizioni anti-Covid, è stato seguito anche da remoto da giornalisti e giornaliste che si erano registrati tramite la piattaforma Sigef.