CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 11 Dic 2004

Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj): "Il 2004 è l'anno più nero dell'ultimo decennio: 54 cronisti morti. La guerra in Iraq e gli omicidi nelle Filippine le cause principali"

Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj): "Il 2004 è l'anno più nero dell'ultimo decennio: 54 cronisti morti. La guerra in Iraq e gli omicidi nelle Filippine le cause principali"

Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj): "Il 2004 è l'anno più nero dell'ultimo decennio: 54 cronisti morti. La guerra in Iraq e gli omicidi nelle Filippine le cause principali"

La violenza in Iraq e una serie di omicidi nelle Filippine hanno già fatto del 2004 l'anno peggiore da un decennio sul fronte delle uccisioni di giornalisti. Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), che ha sede a New York, i morti in servizio sono stati 54, un numero che supera i 51 del 1995, un anno segnato da numerose uccisioni nella guerra civile in Algeria. «Il numero dei giornalisti uccisi nel 2004 - ha detto il direttore esecutivo del Cpj, Ann Cooper - è allo stesso tempo scioccante e inaccettabile». Alcuni tra i reporter morti, sottolinea il Cpj, «sono morti nel fuoco incrociato mentre seguivano una guerra molto pericolosa in Iraq, ma la maggior parte sono stati assassinati per rappresaglie dirette contro il loro lavoro, in particolare nelle Filippine, dove gli assassini di giornalisti non vengono portati di fronte alla giustizia». L'anno peggiore per le morti di giornalisti nell'epoca recente, secondo il Cpj, fu il 1994, con 66 morti in gran parte in Algeria, Ruanda e Bosnia-Erzegovina. (ANSA).

@fnsisocial

Articoli correlati